Fusco Perrella: Per il Molise la ripresa è ancora lontana

Questo in estrema sintesi ciò che si può desumere dalla lettura dei dati Istat elaborati dal centro studi ‘Ciancaglini’ della Cisl Abruzzo-Molise in relazione al primo trimestre del 2017.
Soprattutto a restare sempre più preoccupanti sono i dati riguardanti il mondo del lavoro, perché se è vero che bisogna osservare una lieve crescita del numero degli occupati, dall’altra parte risulta evidente come il dato della regione Molise resti di molto inferiore a quello delle altre regioni italiane, che presentano indicatori anche superiori di sette punti.


Non va meglio per quanto riguarda la disoccupazione, visto che nel periodo preso in esame il valore raggiunge la percentuale del 15,2%, a fronte di un valore medio nazionale del 12,1%; il dato che più allerta riguarda però un altro aspetto, ossia un aumento decisamente marcato rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando il tasso di disoccupazione si attestava al 12,9%.
I timidi segnali di ripresa, peraltro evidenziati anche dall’ultimo rapporto della Banca d’Italia, riguardano l’aumento delle imprese e il calo del numero dei licenziamenti, ma a essi fanno da contraltare le difficili condizioni di vita delle famiglie, la diminuzione significativa dell’export rispetto all’analogo dato del 2016 (-53,4%) e l’ancora basso numero di start up innovative in Molise (33) rispetto al dato generale del Mezzogiorno, ossia 6.880.
Resta poi di profonda difficoltà la situazione del settore edile, poiché nonostante le promesse di ripartenza più volte rilanciate dal Governatore regionale, l’edilizia resta in forte contrazione, con numeri che con il passare del tempo diventano sempre più negativi, e con sempre più aziende costrette a chiudere perché in difficoltà a regolarizzare i pagamenti. Purtroppo, secondo i dati recentemente presentati dalla Fillea-Cgil, il settore edile negli ultimi anni ha perso il 50% degli addetti nonché molte attività dell’indotto, e più si va avanti più la situazione continua a peggiorare.
Per questo è necessario che il Governo regionale, dopo i tanti annunci spot, intervenga concretamente perché indubbiamente per far ripartire realmente la nostra economia regionale è necessario sostenere la ripresa del settore delle costruzioni, in passato motore portante del Molise.
I dati quindi ci riportano il quadro di una situazione complicata, che testimoniano una crisi persistente dalla quale si sta cercando di riemergere con estrema difficoltà; è evidente che le azioni strategiche messe finora in campo dal Governo regionale non sempre hanno ottenuto i risultati voluti, soprattutto non hanno prodotto i necessari benefici a lungo periodo. Ora è necessario prendere coscienza del fatto che le azioni ordinarie sono insufficienti, e di come sia doveroso uno sforzo ulteriore per programmare la ripresa del Molise, finora non effettivamente concretizzata.

ANGELA FUSCO PERRELLA

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