“Con la chiusura del viadotto Callora, e soprattutto con la mancata individuazione di adeguate soluzioni alternative, si è penalizzata fortemente una delle zone più trafficate del Molise, spaccando in due tronconi una regione già alle prese con problemi relativi alla mancanza di infrastrutture e mettendo in difficoltà pendolari, imprenditori, lavoratori, autotrasportatori e automobilisti”.
A parlare i consiglieri Angiolina Fusco Perrella e Giuseppe Sabusco che hanno presentato una interrogazione.
“Sembra essere sempre più lontano il ritorno alla normalità su questo tratto, difatti alla difficoltà di rispettare la previsione iniziale di ultimare gli interventi entro il 10 giugno 2015 si aggiunge il nuovo bando di gara pubblicato dall’Ente nazionale per le strade che prevede l’esecuzione di ulteriori lavori di consolidamento che dovrebbero durare un anno. Quindi il ritorno alla viabilità sul viadotto potrebbe essere rinviato al 2016, sottoponendo il territorio interessato ad ulteriori e prolungati disagi.
Il protrarsi di questa situazione determinerà notevoli difficoltà alle attività produttive locali, in particolar modo quelle presenti nell’Area Matesina, sia dal punto di vista logistico sia da quello economico, a causa dell’aumento delle distanze da percorrere e quindi del consumo di carburante, tenendo ben presente che questi gravi disagi colpiscono un territorio già segnato da difficoltà economiche rilevanti, determinate dalla chiusura di importanti aziende e dalla conseguente crisi occupazionale che investe da oltre due anni migliaia di persone.
Così come bisogna porre in essere interventi atti a salvaguardare anche le condizione dei cittadini e delle attività commerciali del comune di Boiano, oramai in ostaggio dallo scorso giugno di un traffico insostenibile che, oltre a paralizzare il paese, tra le altre cose, potrebbe provocare un aumento dell’inquinamento atmosferico a causa dell’incremento di polveri sottili.
Presidente Frattura, e l’impegno di vigilare sulla tempistica dei lavori di manutenzione straordinaria?
L’Anas ha informato preventivamente il Governo regionale della necessità di porre in essere questi ulteriori lavori?
È stato chiesto alla stessa Anas perché questi lavori non sono stati approvati nel primo bando di appalto?
Quando il viadotto verrà riaperto alla viabilità?
Presidente Frattura occorrono risposte, da richiedere all’Anas e soprattutto da poi ‘veicolare’, tanto per restare in tema, a tutti quei cittadini molisani costretti da quasi un anno intero a percorsi stradali alternativi, tortuosi e dispendiosi, che ora vedono concreto il rischio che queste difficoltà siano prolungare per un lasso di tempo indefinito”.