Intensa l’attività della Polizia di Stato nel settore delle frodi informatiche dove la competenza specifica del personale del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni per il Molise ha consentito di portare a termine varie operazioni di Polizia Giudiziaria. Il predetto Ufficio ha denunciato a piede libero due donne residenti rispettivamente nelle province di Napoli e Salerno, resesi responsabili dei reati di:
· Accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico (art. 615ter c.p.);
· Detenzione e diffusione abusiva di codici di accesso a sistemi informatici o telematici (615quater c.p.);
· Frode informatica (640ter c.p.).
Le responsabili, presumibilmente in concorso con altre persone da identificare, sono state individuate a seguito di indagini seguite dalle denunce di due cittadini che avevano verificato degli ammanchi di denaro dalle rispettive carte di credito a seguito di numerose operazioni di addebito non riconosciute.
Gli investigatori hanno accertato che le indagate, dopo essersi fraudoulentemente procurate i codici d’accesso delle carte di credito intestate alle vittime, carpiti in modo fraudolento, li avevano illecitamente utilizzati, come spesso avviene, per effettuare scommesse online su conti gioco intestati a loro o a prestanomi, beneficiando poi dei relativi proventi. Le relative vincite ottenute, venivano poi fatte transitare ulteriori altre carte di credito per renderne difficile l’individuazione.
Veniva inoltre, deferito all’Autorità Giudiziaria, di seguito ad altre attività investigative, un quarantenne residente nella provincia di Roma resosi responsabile del reato di truffa. Questi, dopo aver postato un’inserzione relativa alla vendita di una macchina fotografica su un sito di e-commerce, aveva ricevuto il corrispettivo pattuito tramite bonifico bancario dalla parte offesa senza inviare la merce.
Va segnalato inoltre anche la denuncia a piede libero di una persona residente nella provincia di Campobasso resasi responsabile di indebito utilizzo di carta di credito, poiché sottratta al titolare ed utilizzata per effettuare prelievi fraudolenti.
Infine un quarantottenne romano è stato denunciato a piede libero per falsità materiale, truffa e sostituzione di persona, poichè spacciatosi per responsabile di ditte altrui, ordinava a loro nome materiale elettronico ed informatico facendolo spedire in località diverse dalla reale sede delle ditte vittime del raggiro, impossessandosi della merce senza corrisponderne il pagamento.