In mattinata, il Consiglio, in apertura, subito dopo le comunicazioni del Presidente Niro (tra cui una interrogazione presentata dai consiglieri Manzo e Federico per avere informazioni circa le azioni che il governo regionale intende concretizzare al fine di recuperare i fondi pubblici concessi alla società BIO.COM srl), ha commemorato, con un breve intervento dello stesso Presidente e con un minuto di raccoglimento, la “Giornata della memoria”, in ricordo delle vittime del nazismo e del dramma della shoah ,che cade proprio il giorno 27 gennaio. Il consigliere Federico ha quindi chiesto all’aula, ed ottenuto, a maggioranza (si sono astenuti i consiglieri Monaco, Fusco, Ciocca e Di Nunzio) di procedere alla discussione della interrogazione sulla società BIO.COM. di cui l’attuale presidente della Regione Molise era socio, destinataria di un finanziamento di 265 mila euro per la realizzazione a Termoli di una centrale a biomasse.
Questo il testo della interrogazione, illustrata dallo stesso consigliere Federico: “Premesso che la società BIO.COM srl attualmente in liquidazione ed identificata con codice Ateco 2007 – ^fabbricazione diu prodotti chimici organici ottenuti da prodotti di base derivati da processi di fermentazione o da materie prime vegetali^, nel 2008 chiese ed ottenne dall’allora governo Iorio 265.000 euro di fondi pubblici per la realizzazione di un impianto a biomasse a Termoli. La ditta chiede al Comune di Termoli il permesso di costruire una centrale per la produzione di biodiesel su un terreno di proprietà della Bio.Com. nel Nucleo Industriale. Il Comune non risponde fino a quando la regione, col commissario ad acta, rigettò la richiesta perché l’area era a rischio idraulico elevato. Nei mesi seguenti la centrale in programma, per problemi inerenti ai suddetti permessi e il conseguente mancato rispetto dei termini previsti dal bando, non si realizzò, il progetto saltò e l’ente regione chiese indietro i contributi concessi. La Bio.Com si oppose alla restituzione in una rata unica, presentò ricorso al Tar che gli diede ragione, attualmente la questione pende dinanzi al Consiglio di Stato. Qualche settimana dopo la sentenza dei giudici nell’autunno 2011,a ridosso delle elezioni regionali, la società venne sciolta e messa in liquidazione. Amministratore unico divenne Vittorio Del Cioppo, candidato non eletto con l’Idv. L’attuale presidente della Regione Molise, al quale l’atto in oggetto è indirizzato, era, nel periodo di riferimento socio della Bio.Com. e nonostante risulti che la società ha azzerato il capitale sociale attualmente si trova in una posizione di innegabile conflitto di fatto sull’argomento. Dato che in questi giorni sono al vaglio della magistratura posizioni scaturite da tali vicende, intendiamo –dicono Manzo e Federico- specificare che queste vicende non sono di nostra competenza né di nostro interesse, dato che saranno valutate nelle sedi opportune, quindi il presente atto ha quale fine esclusivo quello di comprendere come la Regione Molise intende rivalersi sulla società Bio. Com. Tutto quanto esposto e richiamano i sottoscritti consiglieri Federico e Manzo interrogano il presidente Frattura per sapere quali sono le azioni che intende mettere in campo per il recupero delle somme precedentemente concesse alla società Bio.Com anche alla luce dell’imminente appello in Consiglio di Stato”.
Puntuale e dettagliata è stata la risposta del Presidente Frattura (ringraziato dal consigliere Federico per l’immediato chiarimento della questione) che ha ripercorso tutte le tappe della vicenda che – ha detto – “è in attesa della sentenza definitiva da parte del Consiglio di Stato” e per la quale la Bio.Com ha investito una cifra di due milioni di euro.
“Se dovessero emergere irregolarità – ha ribadito – non esiterei un attimo a dimettermi da Presidente della Regione”.
Si è passati poi a discutere un ordine del giorno, la cui inversione è stata richiesta dal consigliere Romagnuolo, a firma dello stesso Romagnuolo, Micone, Sabusco, Fusco Perrella e dell’assessore Facciolla inteso ad impegnare il presidente della Giunta ad attivarsi perché per l’Istituto Agrario di Larino si individui per la reggenza una dirigenza scolastica (non ottenuta con il piano di dimensionamento scolastico approvato dall’assemblea) che possa garantire la continuità didattica e la sperimentazione dell’Istituto.
Sull’ordine del giorno, illustrato da Romagnuolo, sono intervenuti i consiglieri Monaco (favorevole per la storia e per l’unicità dell’Istituto), Ioffredi – (non è possibile aggiungere una dirigenza al piano anche perché non dipende da noi, ma dal Ministero), Manzo (contraria alla richiesta della reggenza), Fusco Perrella (favorevole per la legittimità della richiesta anche e soprattutto perchè è l’unico istituto agrario del Molise), Cavaliere (sospendiamo un momento per trovare una intesa ed approvare alla unanimità l’ordine del giorno), l’assessore Petraroia (raccolgo e rilancio la proposta del consigliere Cavaliere).
Dopo una breve sospensione accordata dal presidente Niro, l’ordine del giorno, riformulato (“si impegna il Presidente e la Giunta ad attivarsi con il Ministero della Pubblica Istruzione per individuare ogni e diversa ipotesi di valorizzazione dell’I.T.A. di Larino anche ricercando, nei limiti della vigente normativa, la possibilità di garantire la continuità didattica con l’autonomia o/e la reggenza che assicuri la prospettiva di sviluppo di un polo di eccellenza dell’offerta scolastica regionale”) è stato votato alla UNANIMITA’.
I lavori della mattinata si sono conclusi , poco prima delle ore 14,30, con l’approvazione alla UNANIMITA’ di un ordine del giorno sul bollo auto (per impegnare il Presidente Frattura ad intervenire presso la società concessionaria della riscossione del bollo auto e la ragioneria generale ed entrate per verificare il rispetto dei doveri d’ufficio e nel caso, intervenire per quanto di competenza). Il documento, modificato in aula (a seguito di specifica richiesta del Presidente) e proposto dai rappresentanti del Movimento 5 Stelle, Federico e Manzo, nel dispositivo recita: “IMPEGNA il presidente della Regione Molise, Paolo Frattura ad esercitare un pregnante controllo e a verificare tutto quanto esposto nell’ordine del giorno al fine che i cittadini molisani non siano ingiustamente vessati”.
I rappresentanti del Movimento hanno preso spunto dalle lettere di accertamento pervenute agli utenti molisani negli ultimi giorni per quel che concerne il diritto di recupero della tassa di possesso e notificate oltre il termine triennale di prescrizione.
Secondo Manzo e Federico si è deciso di scrivere a tutti i contribuenti caricando “su questi ultimi l’onere di provare che gli archivi della Regione, dell’Esattorie o dell’Aci fossero incompleti”.
In definitiva si sostiene che invece di notificare indistintamente a tutti la missiva di recupero dell’importo del bollo, si potevano verificare prima gli archivi informatici della Regione.
Il Presidente Niro ha dato quindi appuntamento alle ore 16,00 per la seduta monotematica sulla sanità richiesta dai consiglieri Fusco Perrella, Romagnuolo, Sabusco, Micone, Cavaliere e Lattanzio.