Non solo Iorio ha passato un brutto quarto d’ora in quel di Agnone.
Questa volta, a subire le contestazioni della folla il Governatore Paolo Frattura, che ha ricevuto fischi e contestazioni dai cittadini della città delle campane e dei comuni limitrofi.
La causa, comunque, accomuna l’ex e l’attuale Presidente: la gestione e la riduzione dei servizi dell’Ospedale Caracciolo.
Una popolazione decisa e nervosa che oltre al lenzuolo bianco lungo le mura del nosocomio cittadino, ha esternato con veemenza tutta le propria rabbia verso il commissario della sanità regionale, reo, a dir loro, di una diminuzione di servizi ospedalieri che ha tanto il sapore di chiusura. E’ stata necessaria addirittura la scorta delle forze dell’ordine per accompagnare Frattura all’incontro previsto con il personale ospedaliero e gli amministratori dei centri limitrofi, ai quali il Presidente della Regione ha detto di star facendo tutto il possibile per salvare Ospedale e servizi, ma che allo stesso tempo non ha potuto dare rassicurazioni particolari, considerata la situazione economica precaria delle casse regionali e dell’indebitamento sempre crescente. Si preannunciano tempi duri, dunque, per il presidio alto molisano che a differenza degli altri centri minori toccati dal riassetto, ha la peculiarità di servire zone montane, impervie in inverno ed una popolazione con un’età media elevata rispetto alla media.
Questo lo sanno gli alto molisani, lo sa Frattura che lo ha ribadito e lo sa pure il DG Pirazzoli presente all’appuntamento. Gli unici che non sanno nulla però, sono i tecnici romani che dinanzi all’oggettività di alcuni parametri fanno orecchie da mercante.
Frattura e Pirazzoli contestati ad Agnone. Cittadini contro i tagli alla Sanità.
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