Quanto affermato dal collega Nicola Cavaliere, in merito al Parco delle Morge, rappresenta il peggior modo che egli poteva usare per ricomparire sui mezzi di informazione. Difatti, partire da un tema quale quello della caccia, argomento a lui caro per passione e non solo, per poi approdare nella questione Parchi, ha rappresentato una grande caduta di stile, oltre che un chiaro sintomo di confusione. Attribuire eventuali responsabilità dirette ai Parchi, nazionali o regionali, sulla predisposizione dei calendari venatori significa, infatti, sovrapporre argomenti piuttosto distanti fra loro, almeno dal punto di vista amministrativo. E la cosa è piuttosto logica.
Comunque, per tornare sui Parchi, in special modo quello delle Morge, che personalmente ho presentato assieme ai giovani e caparbi ideatori, credo rappresentino qualcosa in più rispetto a quanto afferma Cavaliere. Un luogo di interesse storico, oltre che ambientale e naturalistico e che se ben utilizzato e sostenuto può certamente offrire anche occupazione e sviluppo ai territori, oltre che tutela alle nostre risorse paesaggistiche. Nelle regioni limitrofe, ad esempio, i settori delle costruzioni, della ristorazione, della ricettività, dell’artigianato, grazie alla presenza di Parchi ed aree protette, hanno visto un incremento tangibile, con le facilmente immaginabili ricadute occupazionali ed economiche.
Questo non lo dice Francesco Totaro, basta infatti consultare statistiche e studi di settore realizzati su queste iniziative per giungere alla conclusione che con una buona gestione istituzioni simili in parecchi luoghi di Italia, hanno ben ripagato l’investimento iniziale, esiguo nel nostro caso.
Se poi, anche l’Università degli Studi del Molise sostiene l’iniziativa, essa tanto malvagia non deve essere. Per concludere, aspetto dal collega Cavaliere le sue proposte di sviluppo territoriale e le soluzioni che pare avere di colpo in tasca. Anche perché di opportunità per metterle in campo, quelle soluzioni, Cavaliere ne ha avute per anni essendo stato Assessore di questa Regione.
Francesco Totaro