Come noto, nelle ultime ore, all’interno del Pd regionale si è assistito ad un confronto sulla attuale situazione riguardo il Governo della Regione e sulle future iniziative da porre in essere per il proseguo della legislatura.
Senza dilungarsi a lungo su questioni già conosciute, è opportuno inquadrare queste circostanze in una fase storica che si conferma ogni giorno estremamente complessa e che interessa tutti i settori strategici afferenti l’economia in tutti i suoi maggiori comparti, causa una difficile eredità e gli effetti della crisi, dalla quale speriamo tutti di uscire nel più breve tempo possibile.
E’ quindi ragionevole che all’interno di un grande Partito come quello Democratico, periodicamente, ci si confronti su cosa si stia facendo e quali siano le azioni messe in campo per perseguire gli obiettivi fissati dal programma di Governo, in special modo in momenti di recessione come quello attuale, senza chiudersi a riccio ma dialogando e rendendo partecipe la parte attiva della società per condividere percorsi incisivi ed efficaci.
Quanto accaduto fin ora, comunque, per alcuni ha assunto la connotazione di strappo o di rottura di due differenti correnti presenti nel Pd, che continuano a coesistere; invece, a mio parere, si è trattato di un energico momento di discussione tra anime diverse, ma comunque dello stesso Partito, accomunate dall’intenzione di ridare slancio e nuova linfa al nostro gruppo.
Nulla contro questo o contro quello, dunque, bensì un dibattito articolato che si doveva concludere all’interno della Segreteria, aprendosi ad idee e pratiche il più possibile condivise dalle varie anime del nostro Partito e dagli altri Partiti del centro sinistra che contribuirono alla nostra vittoria alle scorse elezioni regionali.
Purtroppo, però, ho riscontrato una gestione privatistica e di modello societario del Pd, dove la maggioranza intende arroccarsi sulle proprie posizioni, non rispettando le idee e le valutazioni altrui. Questo non è Democratico e per queste ragioni ho inteso non sottoscrivere il documento stilato dalla maggioranza della Segreteria.