Non vogliamo bloccare l’iter di stabilizzazione di qualsivoglia categoria di lavoratori, ma non avalleremo mai soluzioni che rischiano di rivelarsi inutili.
Ieri mattina, in Consiglio regionale, la proposta di legge dal titolo ‘Politiche attive del lavoro e Formazione Professionale Struttura Multifunzionale regionale di Orientamento – Organizzazione e funzionamento del Sistema regionale dei servizi per il lavoro’ è passata con l’astensione del MoVimento 5 Stelle. Per noi, infatti, questa norma è a rischio illegittimità per un semplice motivo: di fatto non ha le coperture. Questo perché non possono essere utilizzati fondi comunitari che sono già programmati
Quindi in pratica: o si indicava il capitolo che individuasse risorse certe o, nella pratica, è come se i fondi non ci sono.
Di più: anche l’emendamento all’articolo 27 della legge, proposto dal governatore Toma, apre a scenari di impugnativa da parte del governo nazionale poiché viola espressamente l’ordinamento regionale in materia contabile.
Del resto anche i tecnici hanno espresso forti perplessità sulla proposta di legge. Già il 5 agosto scorso, infatti, il Direttore del I Dipartimento Mariolga Mogavero scrive, tra gli altri anche al governatore Toma, di condividere la posizione espressa un mese prima dal Direttore del Servizio ‘Coordinamento Programmazione Comunitaria fondo Fesr-Fse’. In una nota del 17 luglio scorso, infatti, Nicola Pavone spiegava che “il Por Molise Fesr-Fse 2014-2020, allo stato, non consente all’interno degli Assi 6 e 8 la possibilità di poter finanziare le azioni di orientamento nella maniera così strutturata che tale legge prevede”.
In effetti, tramite il nostro portavoce Vittorio Nola, già in II Commissione avevamo chiesto alla Regione di individuare precise coperture in bilancio, cosa che non è avvenuta. E così dobbiamo amaramente constatare l’ok della maggioranza a una legge che potrebbe rivelarsi solo fumo negli occhi di tanti lavoratori. Speriamo sinceramente di sbagliarci.