Quindici enti di Formazione professionale, pari a un terzo di quelli accreditati dalla Regione Molise, settantasette addetti e un fatturato di 1,6milioni di euro annui. Sono questi i numeri della sezione molisana del Fe.n.a.i.l.p. , la Federazione Nazionale Autonoma Imprenditori Liberi Professionisti. Lo scorso 18 maggio quindici Enti hanno inteso federarsi al fine di tutelare i propri interessi occupazionali, economici, sindacali e professionali dinanzi a un settore, quello della Formazione professionale, rispetto al quale si registrano ingiustificabili ritardi e inadempienze della Regione Molise che rischiano di distruggere l’intero comparto. La prospettiva, di questo passo, è la cancellazione di posti di lavoro, la nascita di nuovi disoccupati e la fine di un indotto che autonomamente, e senza alcun sostegno pubblico, porta in Molise risorse economiche, crescita, professionalità. Un sistema che assicura a una rete di operatori e professionisti quella dignità che solo il lavoro conferisce, come il Santo Padre ha ricordato durante la visita in Molise ad una platea di politici tutti annuenti e consenzienti. Parole che oggi nel nostro settore, come in altri, sembrano essere state già dimenticate.
Un caso emblematico di questo paradosso, di chi il lavoro dovrebbe tutelarlo e favorirlo e invece di fatto rischia di distruggerlo, è quello dei corsi di formazione “liberi”, ovvero quelli strutturati e organizzati dagli enti senza alcuna contribuzione o sostegno pubblico. Corsi, sia detto per inciso, che portano risorse nelle casse della Regione senza sottrarre un solo centesimo. Bene, da oltre un anno (l’ultima delibera è la n. 141 del 08 aprile 2014) il settore è completamente paralizzato da inspiegabili lungaggini burocratiche, da un immobilismo organizzativo e da un rimpallo di responsabilità che stanno strangolando e distruggendo ricchezza e posti di lavoro. E’ il caso di segnalare come, grazie alla sola capacità degli Enti, giungano in Molise, provenienti da tutta Italia, corsisti che muovono e portano ricchezza per i settori della ricezione alberghiera, della ristorazione, dei trasporti. Anche a questi comparti, il perdurante immobilismo della Regione sta sottraendo lavoro e ricchezza, sottraendolo così all’’intero Molise.
Per dire basta a questo stato di cose, gli Enti sottoscritti hanno deciso di federarsi e dare vita ad un confronto immediato con la Regione Molise, al fine di arrivare ad una rapida soluzione delle questioni in campo e alla individuazione di responsabilità divenute ormai enormi e omissioni che non posso essere più tollerate e giustificate.
Il Presidente Regionale Gianfranco Di Bello