Fondo non autosufficienza e povertà, la risposta di Facciolla agli attacchi ‘mediatici’

In risposta alle considerazioni espresse dai consiglieri Michele Petraroia, Angelo Michele Iorio, Angiolina Fusco Perrella, Nicola Cavaliere e Giuseppe Sabusco sugli organi di stampa, corre l’obbligo di precisare quanto segue, anche al fine di non infondere sfiducia ed insicurezze circa l’operato delle Istituzioni in persone le cui condizioni esistenziali sono gravate da difficoltà e privazioni.

Il Programma FNA 2015 “Azioni ed Interventi in favore delle persone in condizioni di disabilità grave e gravissime”, approvato dalla Giunta Regionale il 26 aprile 2016, ha registrato gravissimi ritardi per l’espletamento delle procedure da parte degli Ambiti Territoriali Sociali ai quali è affidata la gestione delle procedure e dei distretti sanitari dell’ASReM incaricati della valutazione clinica dei richiedenti l’ammissione;
le strutture regionali, allo scopo di accompagnare e sostenere gli ATS hanno promosso incontri (7 marzo 2016; 24 maggio 2016; 17 giugno 2016) fornendo loro ogni necessario chiarimento per l’espletamento delle procedure e, constatati i ritardi attribuiti dai coordinatori degli ATS alle UVM, oberate di un carico di lavoro oneroso con l’impossibilità ad effettuare le valutazioni cliniche in tempi certi e rapidi, si è interessato il Direttore Generale dell’A.S.Re.M.. Si è inoltre proceduto a diffidare a dare corso con immediatezza alle procedure di competenza gli ATS quando le carenze erano dovute a loro inadempienze.
l’Avviso pubblico per la presentazione delle domande di ammissione al programma FNA 2016 è stato pubblicato a cura degli Ambiti Territoriali Sociali il giorno 20 aprile c.a. con scadenza 10 maggio 2017 termine entro il quale devono essere presentate le domande; lo schema di bando comprensivo delle procedure da utilizzare per la selezione delle persone da inserire e la presa in carico integrata da parte dei servizi sociali e sanitari è lo stesso per tutti gli ATS al fine di garantire pari opportunità di accesso su tutto il territorio regionale.
nel giudicare indispensabile scongiurare per il futuro che comportamenti carenti possano determinare situazioni di grave nocumento per soggetti già gravati da condizioni esistenziali difficili, è stato disposto che la Regione, per il Programma FNA 2016, eserciti, nella tutela del cittadino, il potere sostitutivo ex lege in caso di inerzia e/o qualora gli adempimenti assunti contrastino palesemente con le finalità della programmazione regionale;
la soluzione proposta dal consigliere Petraroia che paventa la perdita del finanziamento ministeriale, rischio che non ha un concreto fondamento ( il 60% della somma assegnata è già stata trasferita agli ATS già nel mese di luglio 2016) di far scorrere le graduatorie degli idonei comporterebbe inevitabilmente la perdita dei benefici da parte di coloro che, risultati idonei, ne hanno acquisito il diritto. Maggiormente rispettosa degli interessi delle persone in condizioni di disabilità severa appare la scelta assunta con DGR del 21.02.2017, n. 53 che, considerata la necessità di conciliare l’esecuzione del Programma FNA 2015 con il Programma FNA 2016, che deve avere corso improrogabilmente dal 1° giugno 2017, individua criteri per lo slittamento temporale del Programma FNA 2015.

Per quanto concerne l’attuazione sul territorio regionale delle misure nazionali di sostegno all’inclusione attiva, si sono registrate difficoltà determinate dalla previsione di requisiti soggettivi e familiari eccessivamente selettivi che nei fatti hanno limitato l’accesso al beneficio (al 31.12.2016 a fronte di 900 istanze presentate per il tramite dei servizi sociali comunali, l’INPS ne ha valutati positivamente circa 300).

Tale situazione ha interessato l’intero territorio nazionale al punto da convincere il Ministero competente, d’intesa con le Regioni e l’ANCI, a modificare in senso estensivo i requisiti di accesso. Il nuovo sistema avrà avvio dal prossimo 1° maggio.

In relazione ai contenuti dell’obiettivo tematico 9 del POR FSE 2014, si sono tenuti due distinti incontri con il partenariato per definire i primi tre avvisi utilizzando le risorse a regia regionale per circa 5 milioni di euro rivolti agli ATS, ai Comuni alle imprese sociali, agli enti di ricerca ed a quelli di formazione accreditati e finalizzati a promuovere oltre 1000 tirocini per l’inclusione attiva, unitamente ad un breve percorso formativo mirato ad arricchire le competenze di una fascia di utenza esposta a rischio di emarginazione.

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