“Solo poche settimane fa avevamo sollevato la questione del mancato coinvolgimento del Consiglio regionale nella fase della programmazione dei fondi europei 2014-2020, sottolineando come sarebbe dovuto essere un momento di dialogo e di confronto costruttivo tra le parti politiche per disegnare un percorso di rilancio e ripresa del nostro tessuto sociale e produttivo. Ora apprendiamo, da un lancio di agenzia dell’ANSA concernente il Piano Juncker, che sul fronte dei fondi regionali solo il Molise e la Puglia non hanno tenuto sufficientemente conto delle osservazioni critiche di Bruxelles, per cui il nostro piano plurifondo rimane “congelato” e quindi tutto slitta a maggio, nella migliore delle ipotesi”. A parlare i consiglieri di centrodestra in consiglio regionale Angiolina Fusco Perrella, Michele Iorio, Nicola Cavaliere, Salvatore Micone, Giuseppe Sabusco.
“Partendo dal fatto che, ancora una volta, a noi in quanto consiglieri regionali non è pervenuta alcuna informativa circa questi rilievi sollevati dalla Commissione europea, di fatto privando di nuovo il Consiglio regionale del suo ruolo originario di organo di programmazione, ci chiediamo e soprattutto chiediamo al Presidente Frattura e alla Giunta regionale: di chi sono le responsabilità di questa situazione?A chi è imputabile il futuro ritardo nell’avvio dei programmi che il Molise dovrà scontare rispetto alle altre regioni italiane? Quali sono questi rilievi critici mossi da Bruxelles? Su quali aspetti incidono?Quando saranno portati alla nostra attenzione?
Quando il Consiglio regionale verrà coinvolto attivamente nella fase della programmazione dei fondi europei, così come sugli altri grandi problemi del Molise? È necessario – continua la nota – aprire immediatamente una fase di confronto, dibattito e coinvolgimento, in Commissione, in Consiglio regionale, perché in un momento del genere, di così grande difficoltà sociale ed economica, la Regione non può permettersi di attuare con ritardo interventi importanti e strutturali che diventano necessari per il rilancio del Molise. La domanda d’obbligo – terminano i consiglieri – è questa: a chi imputare le responsabilità dei ritardi e quali le azioni le Governo regionale?”
A quando tutto questo?”.