Come è noto, le OO.SS rappresentative hanno proclamato lo sciopero breve di un’ora degli scrutini per due giornate consecutive, in concomitanza con gli scrutini previsti dal calendario di ciascuna scuola. Dai primi riscontri effettuati nelle scuole molisane l’adesione è stata altissima, ciò dimostra nei fatti la determinazione dei lavoratori della scuola nel battersi fino in fondo contro un provvedimento che, se approvato, darebbe vita ad un modello di scuola autoritaria ed antidemocratica. Gli stessi dirigenti scolastici, attraverso i quali si vorrebbe far passare la svolta gerarchica, nella maggioranza dei casi non hanno ostacolato le operazioni, essendo loro stessi consapevoli dei rischi intrinsechi nello snaturamento del loro ruolo. Lo sciopero si sta svolgendo, pertanto, nel rispetto delle modalità legittimamente riconosciute dal Garante e comunicate alle scuole dalle OO.SS nei giorni scorsi. Ciononostante, in qualche scuola c’è stato il tentativo prontamente isolato di forzare la mano, con un’interpretazione restrittiva del diritto di sciopero, con riconvocazioni nella stessa giornata, rinvii non ritualmente comunicati, minacce di precettazioni e calendari non conformi alle tipologie degli istituti interessati. Le OO.SS, le RSU ed i lavoratori della scuola molisani hanno però vigilato sul rispetto delle regole e non si sono fatti intimidire, denunciando prontamente le illegittimità, come dimostra l’episodio assurto alla ribalta della cronaca nazionale riguardante il Liceo Artistico “Manuppella” di Isernia.
I fatti, per come riportati dai rappresentanti delle OO.SS presenti, dalle RSU e dai lavoratori, lasciano basiti. Dopo aver inspiegabilmente rinviato gli scrutini previsti nella mattina del 10 giugno al pomeriggio, senza una comunicazione scritta, una volta recatasi a scuola la Dirigente Scolastica sosteneva che non avrebbe consentito ai lavoratori di scioperare, minacciando la precettazione, considerato che nei due giorni precedenti i docenti del Liceo “V. Cuoco” (facente parte del medesimo Istituto d’Istruzione Superiore) già avevano scioperato. Si è trattato evidentemente di una erronea interpretazione della normativa: le stesse Istruzioni operative unitarie, predisposte dalle OO.SS per consentire di chiarire tutti i dubbi in merito, prevedono espressamente che per i poli scolastici, laddove siano presenti più tipologie di scuole, i diversi calendari incidono sui primi due giorni di ciascuno.
Vista la minaccia di precettazione, i docenti chiamavano i responsabili territoriali della FLC CGIL e della UIL Scuola, che prontamente accorrevano, per presentare una diffida predisposta delle rispettive segreterie regionali atta a scongiurare tale comportamento palesemente antisindacale. Alla vista dei responsabili territoriali, ben noti alla Dirigente, la stessa chiamava i Carabinieri, ritenendo che estranei fossero entrati nell’Istituto. Contemporaneamente, edotto della situazione dai presenti, i rappresentanti sindacali chiamavano il 113, prontamente accorso, per far constatare il clima di pressione e minaccia esistente. Dopo le identificazioni di rito, effettuate all’interno di una scuola pubblica (!!!), acclarato che i sindacalisti null’altro facevano che il loro lavoro, gli scrutini finalmente proseguivano, con il risultato che i lavoratori potevano esercitare legittimamente il loro diritto di sciopero, con un adesione tale da farli rinviare tutti, rendendo vano il tentativo della DS di far svolgere nel giro di poche ore gli scrutini programmati su una intera giornata.
Le OO.SS della scuola, in occasione di un incontro tenutosi ieri presso la Direzione scolastica Regionale, hanno in ogni caso chiesto al Dirigente di intervenire al più presto per acclarare le responsabilità del grave episodio, anche al fine di ristabilire un clima di fattiva e serena collaborazione, con il riconoscimento dei ruoli di ciascuno, senza che si operino forzature in dispregio di tutte le regole e le prerogative che spettano ai sindacati ed ai lavoratori. Ci è stato assicurato un immediato intervento, volto a fare chiarezza sulla vicenda che, se riscontrata, denoterebbe atteggiamenti fortemente lesivi di diritti costituzionalmente garantiti. Attendiamo fiduciosi che il procedimento faccia il suo corso e resteremo vigili affinché episodi del genere, dannosi per il mondo della scuola, non abbiano più a ripetersi.
Il segretario generale
FLC CGIL Molise
Giuseppe La Fratta
Il segretario generale
UIL Scuola Molise
Nicolino Fratangelo