Finanziamenti per i lavori nelle scuole, l’Ance Molise sollecita i sindaci

L’Ance Molise scrive a Comuni e Province sollecitandoli a presentare richieste di finanziamento alla Regione Molise la quale, a sua volta, dovrà predisporre e trasmettere allo Stato entro il prossimo 31 marzo un piano regionale per la realizzazione di interventi in materia di edilizia scolastica. L’opportunità è contemplata nella legge 8 novembre 2013, n. 128 (in G.U. n. 264 dell’ 1 novembre 2013), recante conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, recante misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca è che prevede l’assegnazione di circa 850 milioni di euro a livello nazionale per progetti di edilizia scolastica; le Regioni dovranno raccogliere e trasmettere entro il 31 marzo i progetti presentati da Comuni e Province in modo da poter partecipare alla ripartizione delle risorse.
Le richieste di finanziamento dovranno riguardare interventi straordinari di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento sismico, efficientamento energetico degli edifici scolastici esistenti ovvero di miglioramento delle palestre scolastiche già in funzione, nonché progetti di costruzione di nuove scuole o di nuove palestre scolastiche.
” E’ un’occasione importante – dice Umberto Uliano, Presidente dell’Ance Molise è che non può e non deve andare persa. In un momento, come l’attuale, di grave crisi economica che ha sostanzialmente falcidiato il comparto delle costruzioni regionale, dobbiamo essere tutti particolarmente vigili per utilizzare al meglio ogni  possibile finanziamento che possa costituire occasione di lavoro per le imprese e gli operai dell’edilizia. Nello specifico, le questioni della riqualificazione e della messa in sicurezza delle scuole ha una grande rilevanza soprattutto sotto il profilo sociale poichè riguarda l’attuazione del diritto all’istruzione. Gli enti locali e la Regione dovranno fare presto e bene la loro parte per ottenere i finanziamenti che dovranno tradursi nel pù breve tempo possibile nell’apertura dei cantieri per restituire quantomeno una boccata d’ossigeno alle imprese edili che operano sul territorio regionale”.

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