La commissione bicamerale antimafia ha reso noti oggi inomi dei cosiddetti “impresentabili”, si tratta della dimostrazione che la politica corre costantemente il rischio di affidare il delicato compito di amministrare a persone che non hanno le caratteristiche adatte, soprattutto in quanto a comportamenti etici.
“Il rischio costante – sottolinea il consigliere Monaco – è che, nella foga di compilare liste elettorali competitive, in grado di racimolare un consistente numero di voti, i partiti finiscano per candidare persone che non rispecchiano i criteri che la Commissione antimafia ha giustamente richiamato. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che spesso coloro che hanno qualche scheletro nell’armadio siano anche quelli che hanno pacchetti di voti a disposizione, vuoi per interessi economici, vuoi per capacità di procurarli in maniera illecita”.
Il vicepresidente prosegue evidenziando la sua personale adesione al Codice etico. “Su invito della stessa Presidente Bindi mi sono impegnato, recependo il codice etico per i candidati politici, a garantire che nelle liste presentate dal soggetto politico in cui sono presente non vi saranno “impresentabili”. Oggi più che mai ritengo che sia indispensabile mettere in piedi un progetto politico, da parte di partiti storici o di nuovissimi movimenti civici, nel pieno rispetto dell’etica e della legalità e credo che nessuno possa affermare di “non prendere lezioni da nessuno” altrimenti si rischia di rimanere ignoranti”.
Filippo Monaco: “Impresentabili: pieno sostegno alla linea Bindi”
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