Venerdì 18 giugno ha avuto luogo, presso il Blow Up di Campobasso, il noto festival artistico ‘Blow Art’. Nel giardino dell’Ex-Onmi (Blow up) sito in via D’Amico, Campobasso ha vissuto un momento di rinascita e condivisione, nel rispetto delle normative vigenti.
Dopo un periodo nero stampato negli annali della storia mondiale, la prima delle due serate della rassegna ha visto diversi artisti offrire il proprio contributo per regalare colore e dare vita ad un proficuo scambio di idee e stimoli culturali.
Simile ad un caleidoscopio dalle diverse sfaccettature, il Blow Art ha posto l’accento sulle emozioni derivate dall’espressione artistica, attraverso prospettive personali inerenti all’ ENIGMA.
Enigma come questione irrisolta, ricerca del sé, tema di un’indagine spensierata e creativa.
Un viaggio onirico contraddistinto da angolature particolari e diversificate, riguardo al tema, complesso, ma sorprendentemente ricco di output positivi da parte degli artisti coinvolti nel progetto.
Immagini, corti cinematografici, musica, poesia, narrativa e soprattutto incontri, hanno caratterizzato momenti di introversione e partecipazione.
Immagini surreali e alienanti, visioni realistiche con interrogativi in sospeso, parole dense di gioia arricchite da un mistico ricongiungimento con l’animo celato, degli artisti e dei fruitori delle opere esposte.
La serata è stata arricchita da un dj set frizzante, enigmaticamente vario nella contaminazione di generi musicali.
Il prossimo appuntamento è fissato per venerdì 25 (ore 18) presso il Blow up, con un nuovo tema.
In linea con i tempi ed estremamente attuale, la nuova intrigante sfida proposta agli artisti consiste nel misurarsi con la natura atavica appartenente nella stessa essenza umana: la LIBERTA’/ ἐλευθερία.
Libertà in senso astratto, o particolare.
Libertà posseduta, o ricercata e anelata.
Libertà come assenza, o come spunto per il ritorno a sé.