All’insegna del tema celebrativo “Esserci sempre”, volto a sottolineare l’impegno e la presenza costante dell’Istituzione al fianco dei cittadini, sabato 10 maggio, la Polizia di Stato ha festeggiato il suo 162° Anniversario di Fondazione. La celebrazione, ha avuto inizio alle 10.00 con la deposizione, da parte del Prefetto e del Questore di Campobasso, di una corona di alloro alla lapide della Guardia di P.S. Giulio Rivera, ubicata presso la Scuola Allievi Agenti, rendendo doveroso omaggio ai tanti Caduti della Polizia di Stato che hanno sacrificato la loro vita nell’adempimento del dovere.
Nell’Aula Magna della Scuola Allievi Agenti alla presenza dei poliziotti e delle loro famiglie, dei funzionari, delle rappresentanze A.N.P.S della provincia, di autorità civili e militari, è stata data lettura del messaggio augurale inviato dal Presidente della Repubblica e il Questore di Campobasso, Gian Carlo Pozzo, ha rivolto un saluto agli intervenuti.
La cerimonia si è conclusa con la consegna di riconoscimenti per merito e per servizio al personale della Polizia di Stato che si è particolarmente distinto nel corso di operazioni di Polizia.
Di seguito l’intervento del Questore Pozzo:
Signor Prefetto, Autorità, Famigliari delle Vittime del Dovere, Personale della Polizia di Stato e dell’Amministrazione Civile del Ministero dell’Interno in servizio presso le articolazioni della Pubblica Sicurezza della provincia, famigliari presenti.
E’ con vera soddisfazione che vedo nuovamente partecipare, a questa celebrazione, i vertici di tutte le Istituzioni congiuntamente alle quali la Polizia di Stato, sia in qualità di Amministrazione della Pubblica Sicurezza sia come Forza di Polizia, quotidianamente opera. Ne abbiamo infatti avvertito fortemente l’assenza, lo scorso anno, quando esigenze di sobrietà imposero che la ricorrenza si svolgesse, per così dire, “a porte chiuse”.
Le stesse esigenze, che tutt’ora permangono, non hanno fortunatamente determinato che anche quest’anno venisse effettuata la medesima scelta, consentendoci così di condividere i sentimenti di orgoglio, per il comune servizio svolto in nome dello Stato a favore della collettività: sentimenti che, in questa giornata, la Polizia di Stato avverte in misura ancor più intensa.
L’evento odierno, del resto, coinvolge per certi versi l’intero “sistema della sicurezza” che, assieme all’Amministrazione della Pubblica Sicurezza comprende, ciascuno con proprie, specifiche connotazioni, anche il Prefetto e l’Ufficio Territoriale del Governo, l’Arma dei Carabinieri, il Corpo della Guardia di Finanza, il Corpo Forestale dello Stato, la Polizia Penitenziaria e tutti gli altri soggetti che, a vario titolo, rivestono la qualifica di Ufficiali ed Agenti di Pubblica Sicurezza.
Il coinvolgimento riguarda il Prefetto, il quale, oltreché essere il rappresentante del Governo nella provincia e dello Stato nel capoluogo di Regione, è diretta emanazione del Ministero dell’Interno, cui fa capo anche il Questore. Prefetto e Questore condividono, peraltro, sia pure con distinte caratteristiche e con ruoli diversi, la gestione dell’Autorità provinciale di pubblica sicurezza: istituto di raccordo e di snodo di tutto il “sistema della sicurezza” nella provincia.
Sotto altri aspetti, l’evento odierno coinvolge:
– l’Arma dei Carabinieri, che è sì Forza Armata, ma è anche, ed anzi in modo assorbente, Forza di Polizia con competenze generali in servizio permanente di pubblica sicurezza;
– il Corpo della Guardia di Finanza, il Corpo Forestale dello Stato e la Polizia Penitenziaria: ciascuno Forza di Polizia con una propriaconfigurazione specialistica ma ciascuno, contemporaneamente, coinvolto nel concorso nei servizi di ordine e sicurezza pubblica.
Ed a me piace pensare – e sono certo che sia effettivamente così – che ognuna delle componenti del “sistema della sicurezza” partecipi a questa ricorrenza non come ospite ma come diretta interessata; con ciò non intaccando in alcun modo le specifiche tradizioni e gli specifici ulteriori e diversi ruoli.
Così, nella giornata che ricorda la fondazione della Polizia Italiana, non si può parlare di sicurezza se non con riferimento al contributo dell’insieme delle componenti dell’intero “sistema della sicurezza”.
In tale contesto, con riguardo alla realtà molisana ed a quella della provincia di Campobasso in particolare, occorre subito dire che il compito del “sistema sicurezza” è, nella realtà, molto più impegnativo di quello che, ad una prima valutazione, potrebbe apparire.
Il nostro territorio infatti, pur con i suoi problemi, si pone, al confronto della stragrande maggioranza delle altre realtà della penisola ed alla media nazionale dei dati, con connotazioni di sicurezza di gran lunga più favorevoli, tanto da convalidare, sia pure in senso relativo, l’appellativo di “isola felice”, ricorrentemente attribuitogli: un’isola sulla quale insiste una popolazione dall’indole mite e poco incline alla delinquenza.
In una cornice come quella descritta, la responsabilità di evitare la degenerazione appare, per il vero, ancor più impegnativa di quella riconducibile a chi opera in altre realtà, nelle quali i relativi “sistemi della sicurezza” si trovano talora a combattere in campo aperto contro radicati, diversificati e strutturati fenomeni di illegalità che, in alcuni di tali territori, ambiscono addirittura a sostituirsi allo Stato.
Se in quelle realtà il contrasto si traduce in un “corpo a corpo” contro un nemico forte ma palese, nella nostra placida quotidianità il nemico va, talvolta, dapprima intuito e poi individuato attraverso una certosina attività di prevenzione: un’attività che, più che “muscoli”, richiede metodico acume e particolarissima compenetrazione nelle dinamiche di una collettività psicologicamente indifesa rispetto agli attacchi,evidenti o anche subdoli, di una illegalità che, se da un lato giunge per la maggior parte dei casi da fuori regione, dall’altro può scaturire dal suo stesso interno, anche con riguardo a quelle forme che più sono in grado di minare la integrità del sistema sociale.
Passando in rassegna le specifiche attività dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza e della Polizia di Stato considerata nelle sue varie articolazioni presenti nella provincia, la salvaguardia delle condizioni necessarie all’ordinato svolgersi della vita della società è perseguita sotto molteplici profili il cui caposaldo è costituito dalla Questura quale Ufficio provinciale di pubblica sicurezza a cui si raccordano peraltro, sotto vari aspetti, gli Uffici di Specialità della Polizia Postale e delle Comunicazioni, della Polizia Stradale e della Polizia Ferroviaria.
Per quanto riguarda la Questura, particolare rilievo assumono i due Uffici di livello dirigenziale costituiti dalla Divisione Anticrimine e dalla Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale, attraverso le quali viene espressa nel modo più evidente l’Autorità Provinciale di pubblica sicurezza attribuita al Questore. Tali uffici, infatti, sono preposti all’attività provvedimentale che sfocia nell’applicazione di pregnanti misure a carattere preventivo. Con riguardo alla Divisione Anticrimine, in particolare, si tratta di provvedimenti quali l'”avviso orale”, il divieto di portarsi e permanere in uno o più comuni della provincia, l’ammonimento dello stalker, il divieto di assistere a manifestazioni sportive, e numerosi altri, tutti diretti a soggetti in ordine ai quali una approfondita istruttoria ponga in luce aspetti di pericolosità sociale. Tale attività, che prende le mosse da autonome valutazioni dell’Ufficio ma anche dalle proposte o segnalazioni di tutte le Forze di Polizia, riveste speciale delicatezza poiché incide direttamente sulla sfera degli interessi del destinatario e costituisce uno strumento di particolare efficacia, orientato ad impedire che vengano posti in essere comportamenti che incidano negativamente sull’ordine e la sicurezza pubblica del territorio.
Di pari pregnanza si rivelano, del resto, i provvedimenti emanati dalla Divisione di Polizia Amministrativa, Sociale e dell’Immigrazione che incidono su una notevole serie di attività sottoposte ad autorizzazioni, licenze, nulla osta o permessi che richiedono una attenta valutazione del soggetto richiedente e delle generali condizioni di esercizio. Tali provvedimenti riguardano, tutti, contesti sociali che siano suscettibili di dare luogo a turbative nel caso in cui le attività sottostanti venissero svolte da soggetti inaffidabili; essi attengono ad una serie di casi che spaziano dall’acquisto, detenzione e porto di armamento, all’esercizio dell’attività di orefice, al rilascio dei passaporti, alla temporanea chiusura di pubblici esercizi passando attraverso numerose altre fattispecie. Alla stessa Divisione, inoltre, fa capo l’Ufficio Immigrazione per tutta la materia riguardante gli stranieri ed il rilascio dei relativi titoli di soggiorno. Anche in questi casi, il vaglio delle singole situazioni si traduce in una assai incisiva opera di prevenzione a tutela dell’ordinato vivere sociale della nostra realtà cui del resto partecipano, con le relative informazioni,specifiche proposte e segnalazioni, in primo luogo l’Arma dei Carabinieri ma, all’occorrenza, anche le altre Forze di Polizia.
Per il mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica, fondamentale si rivela il complesso dei servizi propri della DIGOS che, oltre a svolgere una assai specifica attività di polizia giudiziaria – soprattutto nell’ambito del terrorismo – ha il compito principale di porre in essere una imponente attività informativa in tutti i settori del consorzio sociale del nostro territorio e consente all’Ufficio Provinciale di Pubblica Sicurezza di vagliare aspetti suscettibili di sfociare nell’illegalità e di predisporre, attraverso l’Ufficio di Gabinetto -punto di raccordo di tutte le articolazioni della Polizia di Stato e delle altre Forze di Polizia per i servizi di ordine e sicurezza pubblica, le conseguenti contromisure – ciò, anche con l’importante concorso informativo dell’Arma dei Carabinieri e, sotto l’aspetto dell’espletamento dei relativi servizi, anche con quello delle altre Forze di Polizia.
Se le articolazioni menzionate esprimono nel modo più evidente l’Amministrazione della pubblica sicurezza, non meno significativo è l’apporto delle altre suddivisioni della Questura; centrale si rivela, infatti, il ruolo svolto dall’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico che gestisce la Sala Operativa edal quale promanano le Squadre Volanti,che offrono ai cittadini la più immediata risposta alle relative esigenze di sicurezza. La Sala Operativa costituisce poi il punto di sutura di tutto il sistema di controllo del territorio svolto direttamente dalla Polizia di Stato: un sistema che si fonda non solo sulle Squadre Volanti della Questura e del Commissariato di Termoli ma anche sulle proiezioni esterne della Polizia Stradale, della Polizia Ferroviaria e della Polizia Postale e delle Comunicazioni che garantiscono la sicurezza di tutte le vie di comunicazione, onde intercettare ogni espressione di illegalità. Questo dispositivo di controllo del territorio è poi destinato ad integrarsi con quello analogo, anche se con caratteristiche diverse, dell’Arma dei Carabinieri, dando così vita al Piano Coordinato per il Controllo del Territorio che assicura un rapido intervento in ogni punto della nostra provincia e che prevede anche il contributo eventuale delle altre Forze di Polizia.
Punta di diamante della attività investigativa svolta dalla Polizia di Stato è la Squadra Mobile che opera sotto la direzione della Procura della Repubblica, così connotandosi sotto l’aspetto della repressione del fenomeno criminoso. Fondamentale si rivela tale attività, che svolge una funzione di “recupero” per tutto ciò che la Polizia di prevenzione non è riuscita a contenere nell’alveo della legalità.
Il panorama del generale dispositivo dell’Amministrazione della pubblica sicurezza nella Provincia non sarebbetuttavia completo se non si facesse riferimento al Commissariato di pubblica sicurezza di Termoli che, come tutti gli analoghi Uffici sul territorio nazionale, non rappresenta una demoltiplicazione della Questura dalla quale dipende ma costituisce l’Ufficio dell’Autorità Locale di pubblica sicurezza: Autorità transitata, in un determinato periodo storico, dalla figura del Sindaco, di natura politica, a quella “tecnica” del Dirigente del Commissariato onde meglio gestire le problematiche di ordine e sicurezza pubblica che, al momento della istituzione del presidio, si presentavano con particolare intensità e si profilavano di non breve durata.
Ma l’attività operativa di anzi illustrata non potrebbe dare alcun frutto ove non fossero efficienti le articolazioni che assicurano la più corretta gestione delle risorse della Questura e delle Specialità e, in tal senso, non si può non evidenziare l’apporto dell’Ufficio del Personale, dell’Ufficio Tecnico Logistico, dell’Ufficio Amministrativo Contabile, dell’Ufficio Sanitario Provinciale e dell’Ufficio Assistenza Spirituale che curano le risorse umane e quelle strumentali.
E dà lustro, infine, alla Polizia di Stato nella nostra provincia, l’Istituto che oggi ci ospita: la Scuola Allievi Agenti la quale, oltre a svolgere una continua opera di formazione della nuova linfa della nostra Istituzione, ha avuto l’onore, quest’anno, di essere stata chiamata a concorrere alla cerimonia celebrativa nazionale e di assicurare, nella circostanza, la guardia al Quirinale.
Concludo questo intervento ringraziando tutto il personale della Questura, delle Specialità e della Scuola per la qualità del lavoro svolto nel corso dell’anno e per quello che ancora generosamente – per il futuro – offriràonde assicurare, alla nostra comunità, le migliori condizioni per vivere e prosperare.
Un grato riconoscimento va, per lo stesso motivo, alle Organizzazioni Sindacali di tutto il personale, con riferimento alle occasioni di riflessione che vengono offerte al fine di migliorare le condizioni di servizio di tutte le articolazioni della Polizia di Stato e, con esse, la qualità stessa del servizio.
Infine, rivolgo un pensiero alle nostre famiglie, insostituibile sostegno, e, tra queste, ai familiari dei nostri Caduti verso i quali perenne sarà la riconoscenza del personale della Polizia di Stato. Da ultimo, un deferente saluto alle Sezioni di Campobasso e di Termoli dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato custodi delle nostre tradizioni e dei nostri valori.
Viva la Polizia di Stato. Viva l’Italia.
La consegna degli Encomi:
ENCOMIO SOLENNE:
1, Assistente Capo: D’IMPERIO DOMENICO
Evidenziando elevate capacità professionali, acume investigativo e non comune determinazione operativa, espletava una complessa operazione di polizia giudiziaria che consentiva di sgominare un’organizzazione criminale dedita alla commissione di reati in danno del patrimonio.
Campobasso, 30 gennaio 2013
2, Sostituto Commissario ORIENTE MARIO
3, Assistente Capo SANTANELLI LUIGI
4, Assistente Capo SULMONA ALFREDO
5, Assistente Capo DURANTE RAFFAELE
6, Assistente Capo VENDITTI FRANCESCO
Evidenziando capacità professionali ed acume investigativo, espletavano un’operazione di polizia giudiziaria che consentiva di sgominare un’organizzazione criminale dedita alla commissione di reati in danno del patrimonio. Campobasso, 30 gennaio 2013
7, Sovrintendente FLORIO PASQUALINO
8, Assistente Capo DI MAIO GIANLUIGI
Evidenziando spiccate capacità professionali e determinazione operativa, traevano in salvo numerose persone rimaste intrappolate all’interno delle proprie vetture a causa di una bufera di neve. S.S. 87 – Bivio Matrice (Campobasso), 6 febbraio 2012
LODI:
1, Primo Dirigente BUSO Dr. DIEGO
Evidenziando conoscenza della materia e delle tecniche investigative, dirigeva una indagine di polizia giudiziaria che assicurava alla giustizia 39 soggetti responsabili di truffa informatica e violazione della normativa sul diritto d’autore, avendo messo a punto un nuovo sistema di violazione di sistemi di codificazione di programmi televisivi a pagamento mai individuato in precedenza. Roma, luglio/agosto 2010 – novembre 2011
2, Sostituto Commissario ORIENTE MARIO
3, Assistente Capo SANTANELLI LUIGI
4, Assistente Capo SULMONA ALFREDO
5, Assistente Capo DURANTE RAFFAELE
6, Assistente Capo BASILE ANTONIO
7, Assistente Capo VENDITTI FRANCESCO
Svolgevano un’indagine di P.G. con l’esecuzione di tre ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettante persone, ritenute responsabili di usura ed estorsione. Davano prova di capacità professionali. Campobasso, 26 giugno 2013
8, Ispettore Superiore GIGLIO MICHELE
9, Sovrintendente FANELLI ALFONSO
Concludevano una lunga ed articolata attività d’indagine con l’esecuzione di undici ordinanze di custodia cautelare in carcere nonché di due fermi emessi dall’A.G. nei confronti di altrettante persone, responsabili di associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d’asta. Campobasso, 2 aprile 2013
10, Ispettore Capo DE LIBERO GIOVANNI
11, Assistente Capo FORTE GIUSEPPE
12, Assistente Capo RUSSO FABIO
Evidenziando lodevoli capacità professionali e determinazione operativa, svolgevano un’articolata attività che permetteva di porre in salvo numerose persone rimaste intrappolate all’interno delle proprie autovetture a causa di una bufera di neve. S.S. 87 bivio Matrice (CB), 6 febbraio 2012
13, Sovrintendente Capo GRIECO GIUSEPPE MICHELE
14, Assistente Capo FANTILLO MICHELE
15, Assistente Capo CANNARSA VINCENZO
16, Assistente Capo MARTINELLI PIERLUIGI
17, Assistente CRISTOFARO DANILO Danilo
Per il lodevole impegno profuso in un intervento di polizia giudiziaria che si concludeva con l’arresto di due persone responsabili dei reati di lesioni e minacce aggravate in danno di alcuni autotrasportatori che non avevano aderito al “blocco dei TIR”. Campobasso, 24 gennaio 2011
18, Sovrintendente Capo BAGNATO ALESSANDRO
19, Sovrintendente FERRERO VINCENZO
Evidenziando lodevole abilità professionale e determinazione operativa, effettuavano un intervento di soccorso pubblico salvando una donna con intenzioni suicide.Termoli, 23 giugno 2012
20, Assistente Capo RIVELLINO NICOLA
Dimostrando spirito di iniziativa e doti di umana solidarietà, effettuava un intervento di soccorso pubblico a favore di un giovane che aveva tentato il suicidio. Campobasso, 17 novembre 2012