“Oggi chiediamo che si ragioni su corse ferroviarie con treni elettrici veloci che partano da Venafro e che permettano di collegare rapidamente la provincia di Isernia e quindi il Molise con Roma e Napoli. Non è difficile, ma praticabile con un pò di impegno. In Molise abbiamo una rete viaria molto capillare che versa in uno stato di mantenimento pessimo, inoltre esiste una rete ferroviaria di vecchia concezione, con corse che spesso arrivano a destinazione in orari scomodi svantaggiando i numerosi pendolari che si spostano per lavoro o studio. Dato che da anni ci riempiamo la bocca di frasi come sviluppo economico del Molise e crescita sociale, è auspicabile che la movimentazione di merci e soprattutto il trasporto di persone vengano risolti nel modo migliore e al più presto. Se è vero che fin dal 2014, la Regione Molise ha ottenuto da parte di Trenitalia, l’impegno ad attivare un percorso migliorativo del quadro del trasporto su ferro, soprattutto per quel che riguarda la tratta Campobasso-Roma, è ora di mettere mano ai fatti cercando, proprio tra le soluzioni venute fuori da quegli accordi, la soluzione più idonea al problema.
Aspettare che il tutto si risolva definitivamente, secondo Trenitalia, con l’elettrificazione dell’intera linea ferroviaria regionale, sarebbe cosa buona, ma significa anche perdere molto altro tempo. Dato che nello stesso incontro si sono discusse diverse opzioni, più o meno valide ma certamente fattibili, quali la sospensione delle soste attualmente previste nella regione Lazio e/o l’istituzione di un cambio a Venafro con prosecuzione su treno elettrico fino a Roma, meglio sarebbe se, al più presto si prendesse una decisione in tal senso. Partire da queste soluzioni, può essere positivo per coloro che, effettivamente, patiscono quotidianamente i disagi di uno spostamento scomodo sia nella qualità del viaggio che negli orari di arrivo da e verso il Molise.
Inoltre, una rete di collegamento veloce ed efficace, potrebbe consentire vantaggi anche alle aree industriali regionali che stanno vivendo seri problemi di tenuta.” Massimiliano Scarabeo