Si è svolta venerdì 15 giugno 2018 a San Benedetto del Tronto un’assemblea delle imprese della Pesca delle Regioni di Marche, Molise e Abruzzo aderenti a “Ma.Mol.Ab”. Hanno partecipato l’”Associazione Produttori Pesca” e la “Cooperativa Pescatori Motopescherecci” di Ancona; l’associazione “Nati in Adriatico” e “Associazione Imprese di Pesca” di San Benedetto del Tronto; la “O.P. Abruzzo Pesca” di Martinsicuro; la “O.P. San Basso” e l’”Associazione Armatori pesca del Molise” di Termoli.
Erano altresì presenti come ospiti l’”Associazione Armatori” di Pescara e “Libera Associazione Pescatori Abruzzesi” di Giulianova al fine di valutare insieme la proposta del fermo pesca 2018.
Una prova di maturità degli armatori delle tre regioni del Medio Adriatico che sono ben consapevoli dell’importanza di offrire alla politica un’unione di intenti come unico modo per poter dialogare in maniera costruttiva con le istituzione, al fine di poter ottenere ciò che è necessario per la salvaguardia sia della risorsa marina che del mestiere del pescatore.
Nel corso della riunione i rappresentanti delle marinerie presenti hanno concertato un documento unitario da sottoporre all’attenzione dei tre assessori regionali alla Pesca affinchè possano sostenere le loro idee verso il Ministero delle politiche Agricole a riguardo del fermo pesca 2018.
Tale documenta presenta i tre seguenti importanti punti:
1) verificare con il Ministero la presenza della copertura finanziaria necessaria a garantire il premio per il fermo pesca agli armatori e marinai. Senza tale copertura resta molto difficile imporre ai pescatori di fermarsi, senza aver così’ poi modo di garantire il sostentamento non solo dell’impresa ma anche per le famiglie dei propri marittimi. L’attuale grave crisi in cui verte il settore di certo non permette agli armatori di farsi carico di tale responsabilità.
2) la disponibilità per le marinerie delle tre regioni di congiungere il periodo di fermo per il medio adriatico insieme all’alto adriatico, con date da concertare successivamente insieme al Ministero;
3) la necessità fondamentale dell’interdizione dell’attività di pesca fino alle 4/6 miglia dalla costa dal 1 luglio o dal giorno di pubblicazione del decreto d’attuazione, e non solo dalla ripresa dell’attività dopo il fermo. Ciò testimonianza di come i pescatori non siano quei “predatori del mare” come dipinti da molti, ma siano i primi a voler salvaguardare in modo serio e tempestivo la risorsa marina e gli stock ittici.
Nel corso dell’Assemblea sono state deliberate altre due importanti azioni.
La prima è stata l’elezione per acclamazione del nuovo Presidente, Vincenzino Crescenzi della O.P. Abruzzo Pesca che, come da contratto di rete, cambia di anno in anno fra tutte le marinerie delle tre Regioni.
Ma di grandissima rilevanza è la decisione di “Ma.Mol.Ab”. di aderire nel Consiglio Consultivo del Mediterraneo (MEDAC). Un’importante occasione per portare la “voce dei pescatori” nei tavoli decisionali, al fine di poter conferire tutto il supporto necessario nelle fasi di consultazione e programmazione delle regolamentazioni internazionali. Solo così facendo si potrà garantire l’emanazione di normative più efficaci ed efficienti per il settore pesca.
Fermo pesca 2018 : interviene MaMolAb, Rete di Imprese di Pesca del Medio Adriatico
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