Fermata trasporto pubblico Bivio di Guardialfiera, gli autisti chiedono aiuto

Lo stato di abbandono e trascuratezza nel quale versano le fermate del trasporto pubblico nella Regione
Molise è diventato oramai pericoloso e non più sostenibile. Quasi tutte sono prive di regolare autorizzazione
ed in contrasto con quanto previsto dall’art. 158 del C.d.S. e dall’art. 352 del relativo regolamento di
esecuzione
(presenza di aree d’intersezione e mancanza di piazzole di fermata). L’esposizione giornaliera a
comprovati rischi, oltre al serio pericolo per la collettività, fa sì che il benessere psicofisico dei lavoratori sia
messo a dura prova.


Più volte abbiamo segnalato tale problema nelle varie sedi istituzionali, senza ottenere, tranne rari casi, la
dovuta attenzione. La Regione Molise in 50 anni ha speso poco o nulla per la messa a norma delle fermate più
pericolose. La fermata del bivio di Guardialfiera sulla Bifernina è una di quelle.


L’azienda Sati nella giornata di ieri, ad oltre un mese dalla nostra prima segnalazione ed in prossimità della
protesta in programma oggi, ha cercato di correre ai ripari con un ordine di sevizio, spostando la fermata di sua
spontanea volontà e senza alcuna autorizzazione dal bivio sulla S.S. 647 alla rotatoria sulla S.P. 73b. L’ordine di
servizio però, oltre ad esse illegittimo, non risolve nulla, perché la “nuova” fermata non ha nessuna
autorizzazione e non è a norma come quella precedente, con gli stessi pericoli per i conducenti che sono gli
unici a rischiare.


Gli autisti, considerati già un mestiere usurante, si trovano dunque in una morsa: da un lato, effettuando la
fermata, rischiano il ritiro della patente e conseguenze penali e civili, dall’altro, non effettuandola, rischiano
sanzioni disciplinari da parte dell’azienda, che potrebbero arrivare anche al licenziamento.


Andare ogni giorno a lavoro con il fardello della paura sta logorando psicologicamente i lavoratori, privandoli
della serenità necessaria per gestire la responsabilità delle molte vite che trasportano.


Chiediamo pubblicamente alla Regione, al Servizio Mobilità e all’azienda Sati di svolgere il loro dovere e di
convocare con urgenza un tavolo per risolvere questo grave problema. Se non dovessimo ricevere, ancora una
volta, alcun riscontro, gli autisti saranno costretti, con grande rammarico, a sospendere la fermata.
Per tali motivi le OO.SS. hanno deciso l’effettuazione del presidio presso il bivio di Guardialfiera, dalle ore
10.30 alle ore 11.30 di oggi 30/8/24.

FILT-CGIL Aurelio Di Eugenio

FIT-CISL Simone Vitagliano

UGL AUTOFERRO Nicolino Libertone

FAISA CISAL Emilio Santangelo

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