Fare per fermare il declino lancia una campagna di iniziativa popolare per una proposta semplice e significativa: stabilire per legge che nessun dipendente pubblico possa guadagnare più del Presidente della Repubblica e destinare i risparmi a riduzione delle tasse su lavoro e reddito. Il Kick off dell’iniziativa a Roma il 15 Novembre, con un convegno aperto sul tema.La proposta è semplice: che nessun dipendente pubblico possa in alcun modo percepire una remunerazione annua superiore a quella del Presidente della Repubblica. “Non più in alto del Colle” dunque, che non è basso: eppure, nonostante il Presidente percepisca più di 240.000 euro/anno, viene superato da numerosi pubblici amministratori e manager di aziende che lo Stato controlla, come il Ragioniere Generale dello Stato (€ 562.331,86), il Capo dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (€ 543.954,42), il Direttore generale del Corpo Forestale (€ 362.422,13), il Presidente autorità Energia e Gas (€ 475.643,00), il Presidente Consob (€ 387.000,00), oltre a molti altri. (fonte: Patroni Griffi, settembre 2012).
Tentativi di porre un tetto a tali retribuzioni sono stati fatti anche dagli ultimi governi, sempre senza esito; peraltro, pure i vertici della Corte Costituzionale guadagnano più del Capo dello Stato e dunque non c’è da stupirsi dei rilievi di incostituzionalità ricevuti da ogni tentativo di intervento in questa direzione. Eppure l’apparato dello Stato è una delle voci di spesa più rilevanti e su cui è possibile risparmiare diversi miliardi di euro senza intervenire sul livello del welfare. Nel 2010, per il costo allargato della politica (organi legislativi, esecutivi e rete diplomatica) abbiamo speso oltre 38 miliardi, pari al 2,5% del PIL. Per questi stessi servizi la Germania spende l’1,8% del PIL, il Regno Unito l’1,4, la Spagna l’1,7. Questo chiarisce quanto ampi siano gli spazi per forti tagli e risparmi.Su come porre finalmente un tetto alle retribuzioni di manager e alti burocrati pubblici, E A SEGUIRE DELL’INTERA DIRIGENZA PUBBLICA, Il Coordinatore Regione Molise, Emiliano Rocco, terrà a Campobasso il prossimo 16 novembre la CONFERENZA STAMPA “Non più alto del Colle – Progetto di salary cap per l’alta dirigenza pubblica” (ALLE 11.00 presso AGENZIA FORMALAB – VIA CAMPANIA 217).
La Conferenza stampa sarà anche il kick-off per la serie di manifestazioni pubbliche previste dalla campagna di sensibilizzazione popolare con gazebi, volantinaggi e tavoli di confronto e di discussione che Fare ha organizzato su tutto il territorio nazionale e che il Coordinatore Regionale, Emiliano Rocco, illustrerà agli organi si stampa. Il salary cap infatti è solo la punta dell’iceberg della proposta di Fare, che ha un obiettivo ancor più ambizioso: incidere su una delle principali cause dell’immobilismo del Paese: la burocrazia politicizzata. Infatti, poiché politici passano ma i burocrati restano, i primi hanno cercato –e trovato- l’aiuto dei secondi garantendo loro privilegi e chiamando a gestire la macchina pubblica non i migliori ma i loro più fedeli servitori, in piena logica ‘peggiocratica’ (cit. Zingales). Per rilanciare lo sviluppo economico e uno stato meno bulimico e costoso e più moderno ed efficiente, è assolutamente necessario snellire l’abnorme apparato burocratico che la nostra economia non può più sostenere. La campagna “Non più alto del Colle” è il primo passo per incidere su questi meccanismi.Ed alla conferenza stampa dai contenuti nazionali il COORDINATORE REGIONE MOLISE – EMILIANO ROCCO, aggiornerà lo stato della campagna regionale #BASTA SPRECHI ALLA REGIONE MOLISE – NON CON LE NOSTRE ADDIZIONALI!!!!
La buonuscita dei politici non rieletti? NON CON LE NOSTRE ADDIZIONALI!!!!
La nomina del quinto assessore in giunta? NON CON LE NOSTRE ADDIZIONALI!!!!
Lo stipendio del Dirigente alla SALUTE? NON CON LE NOSTRE ADDIZIONALI!!!!
La nomina e la relativa assunzione dei Dirigenti Regionali D’area? NON CON LE NOSTRE ADDIZIONALI!!!!
I premi di produzione annuali erogati a pioggia e senza criteri meritocratici all’intera pletora di Dirigenti Regionali? NON CON LE NOSTRE ADDIZIONALI!!!!
Il mantenimento delle strutture dirigenziali delle PARTECIPATE REGIONALI? NON CON LE NOSTRE ADDIZIONALI!!!!
La pletora di dirigenti amministrativi nella ASREM? NON CON LE NOSTRE ADDIZIONALI!!!!
Il pagamento delle consulenze esterne assegnate a pensionati ASREM e regionali? NON CON LE NOSTRE ADDIZIONALI!!!!
Il pagamento di fitti a strutture private per il mantenimento di uffici regionali fantasma? NON CON LE NOSTRE ADDIZIONALI!!!!
Una classe POLITICA che intende operare nel bene del proprio territorio e dei suoi abitanti, in una situazione economico-finanziaria DRAMMATICA COME QUELLA ATTUALE, non può chiedere sacrifici ulteriori ai cittadini SENZA PORRE IN ESSERE AZIONI TRASPARENTI E NECESSARIE A LANCIARE UN SEGNALE DI FORTE CONDIVISIONE DEI SACRIFICI A CUI TUTTI INDISTINTAMENTE SIAMO CHIAMATI.
#BASTA SPRECHI ALLA REGIONE MOLISE – NON CON LE NOSTRE ADDIZIONALI!!!!
Stanno riducendo la nostra società in macerie, dobbiamo fermarli.
Non c’è mai stato così bisogno di Fermare il declino di questo paese.
Non c’è mai stato così bisogno di FARE.
Il Presidente/coordinatore Regione Molise Emiliano Rocco