La Regione Molise, ultima in Italia per numero totale di veicoli elettrici immatricolati (lo 0,03% del totale nazionale), potrà ora cominciare ad attrezzarsi per rivoluzionare il proprio parco macchine, con nuovi fondi per la creazione di infrastrutture apposite sul territorio per la ricarica di veicoli ad alimentazione elettrica.
La prima fase del Piano nazionale per le infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici, il cui bando fu emanato nel 2013 dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, pare infatti essersi conclusa a favore della Regione. L’assessore regionale ai Lavori Pubblici, Pierpaolo Nagni, ha infatti annunciato pochi giorni fa che il progetto promosso dal Molise, denominato Sistema Urbano Campobasso.-Termoli, ha ricevuto il nullaosta e una somma di 240 mila euro per l’avvio dei lavori. I fondi, interamente forniti dal Governo italiano, permetteranno quindi di avviare i lavori di installazione di stazioni di ricarica e colonnine elettriche nei territori, appunto, dei comuni di Campobasso e Termoli. In questo modo, il Molise si potrebbe finalmente allineare alle direttive nazionali ed europee, a costo zero, visto che non sarà necessario alcun disborso di denaro dalle casse regionali. Il prossimo passo sarà, quindi, la stipula della convenzione tra Regione e Ministero e la delega ai comuni sopracitati.
La sempre più capillare presenza in Europa di veicoli ad alimentazione elettrica, promossa con forza nel tentativo di diminuire drasticamente l’inquinamento ambientale nei centri urbani più trafficati, fa in realtà ancora molta fatica a prendere piede in Italia. Anche se Lazio e Lombardia, spinte soprattutto dai centri di Roma e Milano, contano per ben il 20% del numero totale di auto elettriche immatricolate all’ACI, i numeri assoluti sono ancora ben distanti dai dati sulle auto elettriche in Europa . Secondo recenti statistiche elaborate dal Centro Studi Continental su dati dell’Automobil Club, sarebbero soltanto 3.430 le unità attualmente circolanti sulle nostre strada. Il trend è in crescita, visto che UNRAE, Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri, conferma un incremento nei primi mesi del 2015 di circa l’87%, ma siamo ancora ben lontani dalle cifre di paesi come Francia e Norvegia, dove sono più di 50.000 i veicoli già targati e circolanti.
È la carenza dell’infrastruttura di ricarica a rallentare il mercato italiano, visto che gli incentivi per passare dai combustibili fossili alla corrente elettrica esistono anche in Italia, ma sono le rade stazioni di ricarica, oltre ai prezzi medi di mercato del nuovo, a spingere piuttosto verso l’acquisto di auto ad alimentazione ibrida. Se questo progetto andrà in porto, tuttavia, anche il Molise, come l’Italia, potrebbe finalmente recuperare il terreno perduto nella corsa europea alle quattroruote elettriche.