Faisa Cisal/Trasporto Urbano Termoli – la speranza e la delusione

Le richieste del comune di Termoli nel bando di gara per il trasporto pubblico avevano fatto sognare sia la popolazione, sia l’utenza, sia i dipendenti, per il positivo impatto che si poteva raggiungere in tema di riduzione dell’inquinamento, dell’informazione all’utenza, del controllo dei km della flotta autobus e dei biglietti emessi, di contrattazione aziendale. In pratica, un’autentica rivoluzione nel settore:

 una nuova flotta di mezzi;

 un servizio maggiorato;

 un’informazione puntuale sui percorsi e sull’arrivo dell’autobus;

 la possibilità di acquistare i titoli di viaggio in maniera telematica o dalle biglietterie automatiche.

Tutte le aspettative sono miseramente naufragate e non per il legittimo diritto di prelazione che ha esercitato la GTM, ma per l’ignavia del Comune. Ci sembra arduo desumere che la società sapesse, a priori, che non ci sarebbe stata nessuna richiesta di equiparazione all’offerta di Air Pullman.

Infatti, oltre a quanto sopra citato, non c’è in vista alcuna mozione o volontà di attivare il bike sharing (altra offerta contrattuale di Air Pullman) che, considerate le caratteristiche di una cittadina a livello del mare, avrebbe senz’altro contribuito a ridurre gli inquinamenti e migliorare la viabilità, pubblica e privata.

Ovviamente, solo ipotizzare la stipula del contratto aziendale previsto da Air Pullman per un importo annuo di circa 6.000 euro per dipendente, in queste condizioni, appare una sciocchezza inammissibile, una utopia. Eppure, per il cittadino che paga le tasse, un’amministrazione oculata avrebbe dovuto chiedere all’azienda di stipulare il contratto, pena la riduzione del corrispettivo, ma questi sono solo sogni.

In definitiva, la gara per il TPU di Termoli si è rivelata un’autentica delusione.

Emilio Santangelo – Faisa CISAL

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