Eventi calamitosi del 7-10 settembre, monitorare le frane e riconoscere lo stato d’emergenza

Merita di essere accolta, con tempestività, la procedura attivata con solerzia dai comuni molisani per ottenere il riconoscimento dello stato d’emergenza per gli eccezionali eventi atmosferici del 7 – 10 settembre che hanno causato gravi danni alle infrastrutture viarie, alle colture agricole e alle comunità locali coinvolgendo un’ampia fascia di territorio regionale da Trivento ad Ururi.
È indispensabile agire sinergicamente nei confronti delle preposte strutture ministeriali per accelerare la conclusione positiva dell’iter amministrativo avviato per i n. 7 comuni che hanno avanzato l’istanza, e contestualmente è opportuno monitorare altri movimenti franosi pregressi di particolare criticità per accertare possibili accentuazioni del fenomeno di dissesto idrogeologico con contestuale rischio di ripresa della frana.
Tra i movimenti di disseto più a rischio, ho segnalato formalmente all’attenzione della Prefettura e delle strutture della Regione Molise quello che interessa Castellino del Biferno dove il centro abitato è stato diviso in due, tra la parte alta e la parte bassa del paese, da una vasta frana del 2.12.2013 che determinò la chiusura dell’unica strada esistente, l’evacuazione di alcuni nuclei familiari e l’intervento di messa in sicurezza emergenziale della Chiesa della Madonna delle Grazie, del capo sportivo e della parte alta dell’abitato.
In attesa che si intervenga con un’opera di sistemazione, che in tutti i casi sarebbe opportuna accelerare a poco meno di 3 anni dal movimento franoso, ho chiesto, un monitoraggio teso ad accertare se gli eventi calamitosi del 7 – 10 settembre scorso possano aver causato un’accentuazione dei danni e/o una situazione di rischio, al fine di prevenire ogni possibile disagio per i cittadini interessati.

Michele Petraroia

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