Approvato il rapporto sull’etichettatura e protezione delle indicazioni geografiche dei prodotti vitivinicoli aromatizzati. Dopo quasi due anni è arrivato il via libera all’accordo in prima lettura siglato con il Consiglio in merito alla proposta di regolamento relativa alla definizione, designazione, presentazione, etichettatura e protezione delle indicazioni geografiche dei prodotti vitivinicoli aromatizzati. Una proposta tesa ad aggiornare il quadro normativo di tali prodotti immessi sul mercato dell’Unione europea; norme risalenti al 1991 e ormai superate, alla luce degli sviluppi tecnologici e commerciali e degli orientamenti dei consumatori affermatisi negli ultimi anni.
“Come relatore per il Parlamento europeo in materia – ha dichiarato l’On. Aldo Patriciello – ritengo che possiamo considerarci soddisfatti del risultato raggiunto. Dai negoziati emerge, infatti, un testo che vede migliorata l’applicabilità, la leggibilità e la chiarezza della legislazione dell’Unione europea sui prodotti vitivinicoli aromatizzati, introducendo una politica di qualità e che definisce regole ben precise per quanto riguarda la protezione da qualsiasi forma di indicazione falsa o fuorviante relativa alla provenienza, l’origine, la composizione, il contenuto di vino o di alcol, i metodi di produzione o le qualità essenziali dei prodotti. Questo regolamento – continua Patriciello – avrà una rilevanza particolare per il settore. I prodotti vitivinicoli aromatizzati rivestono un ruolo importante per i consumatori, i produttori e, in generale, per il settore agricolo nell’Unione europea. Essi rappresentano una quota significativa nell’ambito del settore vinicolo europeo e si configurano come un mercato estremamente importante dal punto di vista qualitativo e quantitativo, sia a livello interno che internazionale. Grazie a questo regolamento e grazie proprio alle nuove regole sulla protezione delle indicazioni geografiche – ha aggiunto Patriciello – siamo riusciti a garantire, allo stesso tempo, la tutela della sicurezza dei consumatori e quella dell’attività produttiva del settore in generale”.
Dopo il voto in Commissione Ambiente del Parlamento europeo del 25 aprile 2012, si sono subito aperti i negoziati con Consiglio e Commissione. Nonostante però la comune volontà politica delle parti di raggiungere velocemente un accordo e l’assenza di punti particolarmente controversi, il processo negoziale non ha potuto non intrecciarsi con la grande riforma parallelamente in atto della Politica Agricola Comune, arrivando a conclusione solo in seguito al raggiungimento dell’accordo politico sul dossier della PAC, rispetto al quale sono stati inseriti alcuni allineamenti.