Alcuni mesi fa avevamo accennato ad una iniziativa clamorosa tesa a combattere l’esercizio abusivo della professione. Si era paventata la possibilità di avviare una serie di denunce ed esposti per porre fine alla sciagurata, illegale prepotenza perpetrata da alcuni soggetti che spudoratamente firmano o comunque diffondono comunicati stampa, esercitano la professione giornalistica ed incassano soldi, senza la dovuta iscrizione all’Ordine. Esempi sui generis sono stati messi a segno dal consigliere nazionale e sindaco Inpgi Pierluigi Franz e dallo stesso presidente Iacopino, il quale non fece mistero di aver denunciato anche Barbara D’Urso. Nonostante la nostra legge preveda i due anni propedeutici all’agognato pubblicismo con regole dettate dal codice civile e da direttive impartite dall’Ordine nazionale e recepite dai regionali, ci sono dei personaggi che inondano di comunicati stampa le redazioni. Comunicati spesso non firmati o redatti da persone non abilitate, spediti da mail di aziende private e persino da Amministrazioni pubbliche. Purtroppo per loro non esiste la possibilità di diventare giornalisti con i comunicati stampa e per questo motivo abbiamo presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Larino, dopo aver collezionato decine di comunicati e note, a dimostrazione dell’attività continuativa e appunto della non occasionalità di questo/a giornalista abusivo/a. Un primo esposto in una regione piccola dove tutti leggono, dove i primi a chiederci l’intervento sono stati gli stessi colleghi, dove tutti contestano questa prassi illegale, ma contro la quale in pochi agiscono. Ebbene, due consiglieri nazionali hanno fatto solo il loro dovere: denunciare, presentando un esposto scritto da un avvocato – giornalista pubblicista. Il legale, al quale va tutto il nostro ringraziamento, ci ha rafforzato la convinzione che l’esercizio abusivo della professione sia una reato da bandire, specie allorquando sia in qualche modo ad uso di enti e da personaggi pubblici, ma ci ha anche evidenziato che l’omertà e la omissione non aiutano la categoria. Che questa denuncia, che ci è dispiaciuto umanamente presentare, sia da monito a chi sono mesi promette di presentare domanda di iscrizione al’Ordine, facendo orecchie da mercante, adducendo motivazioni surreali.
I consiglieri Nazionali
Vincenzo Cimino e Cosimo Santimone