Con una nota congiunta a firma Petraroia, vice presidente della regione Molise e Facciolla, assessore all’ambiente del medesimo ente, inviata lo scorso 3 marzo a una serie di soggetti, gli amministratori locali diffidavano il presidente della regione Campania, Caldoro, affinché non procedesse alla conferenza di servizi convocata per il medesimo giorno per discutere dell’autorizzazione all’istallazione di una centrale eolica della potenza di 39 MW in agro del Comune di Morcone nel beneventano.
La richiesta veniva giustificata in quanto la regione Molise, confinante con la Campania, non era stata interessata né chiamata in causa secondo quanto stabilito dalle norme vigenti nel caso in cui siti di particolare interesse, come nel caso dell’area in questione, confinante con il sito di Altilia di Sepino, il tratturo Pescasseroli-Candela ed il Massiccio del Matese, potessero essere minacciati da interventi contrastanti con l’articolo 9 della costituzione sulla tutela del paesaggio.
Da articoli apparsi sul quotidiano “Il Sannio Quotidiano”, sembrerebbe che il tavolo sia stato aggiornato al prossimo 23 aprile, stando alle dichiarazioni del consigliere regionale della Campania, Giulia Abbate, la quale, unitamente ai suoi colleghi Colasanto e Lonardo, si è fatta promotrice di una richiesta di moratoria inviata al presidente Caldoro. Cosa vorranno fare o decidere gli amministratori regionali sul fronte campano, relativamente all’invasione in odore di malaffare dell’eolico sul loro territorio, certamente ci interessa, e sarà oggetto sin d’ora di attenzione che verrà dimostrata nelle sedi e sui territori interessati da questa piaga distruttrice dei territori e dei paesaggi caratteristici di questa preziosa parte della penisola. Però, in modo particolare, ci piace osservare che quanto posto in essere dagli amministratori molisani latori della nota succitata, a nostro avviso, sia affetto da una certa schizofrenia che meglio vorremmo esplicitare. Infatti, se ad un primo esame della questione non possiamo che felicitarci con loro per la tempestività (ovviamente spinta, suggerita e forse anche scritta da dirigenti dei beni culturali molisani) dimostrata per l’eolico di Morcone, diversamente dobbiamo esprimerci per quanto stanno facendo sul fronte molisano e in modo particolare per le autorizzazioni che continuano a elargirsi in regione nonostante la presenza di un numero di impianti e di pali che non ha pari in altri luoghi. L’aver raggiunto ed oltrepassato oltre dieci anni prima di quanto ci venisse richiesto dall’Europa il triste primato del 20% di produzione di energia derivante da fonti alternative ci ha messo nelle condizioni di vedere oltraggiata questa nostra amata terra grazie alla famigerata legge Berardo, che permetteva l’approdo illimitato di impianti in regione! E proprio in questa bestiale logica, in questi giorni la regione Molise ha dato l’ok per la realizzazione di altri due impianti eolici, uno a Montecilfone e l’altro tra San Martino in Pensilis e Campomarino, entrambi in Basso Molise! Aberrante! I nostri amministratori fanno la voce grossa con i vicini campani e contestualmente danno il via libera all’approdo di altre decine di pale in regione! Ecco la schizofrenia di cui sopra! Ma siccome siamo convinti che i nostri paladini (il vicepresidente Petraroia in particolare per i trascorsi preelettorali), tutto sono meno che schizofrenici, a cosa dobbiamo questo comportamento falso?! Prima della loro affermazione elettorale alle scorse regionali, quando l’assessore Petraroia era con noi in quella lotta, il contrasto alla famigerata legge Berardo e la sua abrogazione erano un punto fisso del programma. Pensammo che una volta eletto ed assurto ad importanti ruoli istituzionali quali appunto a quello assessorile e, ancor più, a quello di vice presidente, l’eliminazione dell’oscena legge fosse cosa di poche ore! Ormai è passato un anno e nulla è cambiato, anzi, si autorizzano nuovi impianti senza vergogna e con l’ardire di ordinare agli altri cosa fare! Si dimenticava di sottolineare un passaggio importante. L’ex consigliere Berardo, ideatore della legge che porta il suo nome, a suo tempo militante nel centro destra e quindi in maggioranza, successivamente, nelle ultime consultazioni, si è spostato senza colpo ferire (e accolto a braccia aperte) tra le fila della compagine di centro sinistra, trovandosi ancora, per quanto non eletto, nella nuova maggioranza avendo portato un significativo gruzzolo di consensi! Sarà questo il motivo secondo il quale quella legge non si tocca?! E ancora, non è un segreto che l’attuale assessore Facciolla sia un forte sostenitore delle risorse alternative per quanto selvagge, perché dovrebbe combattere l’eolico! Ma Facciolla è in giunta con Petraroia e con lo stesso presidente Frattura, anche lui non ostile a questi argomenti, come potrebbe scomparire questa legge?! Ma se il presidente e l’assessore all’ambiente non hanno mai tenute segrete queste loro simpatie, il vice presidente non ha nessuna attenuante visti i suoi trascorsi di lotta! Ma sorge un dubbio atroce: non sarà che, con la scusa della lotta all’eolico selvaggio da alcuni di noi sostenuta con coraggio e lealtà, qualcuno si è costruito un’immagine per fine elettorali e per impegnarsi solo per l’area di Altilia tanto cara a qualche suo sponsor?! Alla luce di quanto sta vergognosamente emergendo, sembra che più che un atroce dubbio, sia una squallida certezza! Abbiate il minimo pudore di farvi da parte e lasciare ad uomini liberi e senza scopi diversi di occuparsi e lottare per questa terra, a voi non compete visto che tra l’altro, altro non aspettate che accorpare il Molise ad altre realtà per farlo scomparire sempre e comunque per scopi non proprio nobili! Noi, io e qualche serio amico di lotta, continuamente in ogni luogo oggetto delle vostre tristi attenzioni ad esserci. E saremo (come già ampiamente dimostrato) anche sugli altri fronti, Morcone in primis. Il 23 non è lontano, andremo davanti alla regione Campania per far sentire il nostro sentire, andremo a Morcone per garantire la nostra passione e andremo davanti alla regione Molise per il rispetto degli impegni e per lavare le vergogne! Piuttosto, visto che vi sentite con i colleghi della Campania, perché non imparate da loro ad apprendere come si presenta una moratoria, anche questo era un punto fermo prima delle elezioni ultime! Infine, per giusta e doverosa cronaca, per confermare ed avvalorare ancor più che l’eolico selvaggio, oltre ad essere tale, non è né utile né necessario al nostro fabbisogno energetico, se non bastasse la quasi costante visione di pale immobili, si conferma che, stanti le notizie recenti (che per l’importanza hanno meritato l’attenzione del Corriere della Sera ma sono state opportunamente taciute nel nostro territorio), per un investimento iniziale di dieci milioni di euro dell’Enel, nel comune di Carpinone, in provincia di Isernia, verrà impiantato, primo in Italia, un pilot test che, in parole semplici, “accumulerà” produzioni di energia in surplus (o forse anche proveniente da impianti non collegati alla rete?!). Inquietante!