Santo Padre, chi Le scrive è la comunità di Montenero di Bisaccia (CB), piccolo paese del Molise di circa 6500 abitanti, seguiti da sempre da 3 preti. Vorremmo portarLe a conoscenza degli ultimi avvenimenti accaduti in questi giorni nelle nostre parrocchie. Cercheremo di essere brevi e di spiegare al meglio la problematica. Le nostre parrocchie hanno avuto in questi ultimi 3 anni e mezzo un avvicendarsi di ben 8 sacerdoti, di cui 5 giovani, ma tutti in breve tempo trasferiti altrove. Ad essere penalizzato è sempre il prete più giovane. L’ultimo sacerdote giunto 2 anni fa, è don Luigi Mastrodomenico, ma anche lui destinato ad andare via a breve. Un sacerdote sempre disponibile con tutti, con qualità caratteriali amabili; la comunità ha beneficiato del suo sorriso, del suo amore, della sua benevolenza, della sua affabilità. Ha riavvicinato alla fede le famiglie, i giovani, i bambini ma soprattutto i più deboli. Adesso, che finalmente, la comunità ha ricevuto in dono dal Signore questo “ragazzo”, il Vescovo lo trasferisce a Termoli. Perché?
Come mai il Vescovo ha deciso questo ennesimo trasferimento? Abbiamo chiesto spiegazioni in merito, ma Sua Eccellenza ha fornito risposte evasive e poco chiare, ancora di più non ha voluto confrontarsi con la comunità: ha richiesto solo incontri individuali. Un buon Pastore deve sempre salvaguardare il bene del proprio gregge e non dividerlo, disperderlo o distruggerlo.
Santità, venga in nostro aiuto.
Non tolga questa opportunità a questo giovane sacerdote che tanto ha dato. Confidiamo con tutto il cuore ad un Suo interessamento a questa problematica, che tanto affligge e dispera questa comunità. Che il Signore benedica il Suo cammino.
Con i migliori saluti.
Un gruppo di fedeli