“Un’opportunità di crescita per gli studenti, che imparano a conoscere il valore culturale del cibo.” Con queste parole, il Direttore Regionale di ENGIM Emilia-Romagna, Rina Giorgetti, ha commentato l’evento di interscambio culturale svoltosi ieri presso ENGIM Marani, la sede dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) per Operatore della ristorazione e Operatore delle lavorazioni dei prodotti agroalimentari. L’evento ha visto la partecipazione di un gruppo informale di cittadini e cittadine di Ravenna con origini molisane, che hanno portato con sé i sapori e le tradizioni della loro terra.
A partire dalle ore 18, gli ospiti hanno potuto assistere a uno showcooking dedicato alla preparazione dei cavatelli, una tipica pasta molisana, e a seguire, una cena conviviale ha permesso di gustare i cavatelli accompagnati dalle celebri polpette cacio e ova, un piatto tradizionale che esprime l’essenza della cucina molisana, caratterizzata da ingredienti semplici ma ricchi di sapore, frutto della tradizione contadina e pastorale della regione.
“Questo evento mantiene vivo il legame con le nostre radici e crea momenti di incontro e crescita.” ha sottolineato Cristina Ferrante, referente della delegazione di circa cinquanta molisani residenti a Ravenna, che hanno partecipato con entusiasmo alla serata.
Presente all’incontro anche il Presidente del Consiglio Comunale di Ravenna, Massimo Cameliani, che ha evidenziato: “Realizzare questo evento in ENGIM Marani rafforza il valore educativo dell’iniziativa.”
L’evento ha testimoniato ancora una volta l’importanza della cucina come veicolo di cultura e identità, rafforzando il legame tra formazione professionale e territorio, tra memoria, innovazione e radici.
Perché le proprie radici contano più di tutto: molisani a Ravenna, vecchie e nuove generazioni, storie accomunate tutte dalla voglia di affermarsi, fare valere le proprie qualità.
Ebbene sì….perché da tutte queste storie si evince una cosa: i molisani si affermano maggiormente quando vanno fuori dalla loro regione, arrivando anche ai gradini più alti! operai, commercianti, avvocati, forze dell’ordine, notai, medici, farmacisti, insegnanti, infermieri, ingegneri…gente che qui a Ravenna ha avuto anche un ruolo di primo piano.
Questo deve fare riflettere, perché sarebbe bello fare tutto questo nella propria regione, ma tuttavia, anche noi siamo come le navi e, come disse qualcuno, le navi non sono fatte per stare in porto, ma per prendere il largo…
(Nelle foto la delegazione dell’Engim di Ravenna, Massimo Cameliani Presidente del Consiglio comunale di Ravenna, e Cristina Ferrante ed Elena Antenucci molisane che vivono a Ravenna ed hanno organizzato la serata)