“Poter circolare, muoversi, viaggiare per lavoro o per recarsi al lavoro, spostarsi per studiare, con i mezzi propri o quelli pubblici: questo è un diritto che viene negato ai molisani.” Questa la secca accusa di Tecla Boccardo, leader della UIL molisana. “Da noi possiamo fare l’elenco delle emergenze, dal lavoro che non c’è alla salute mal tutelata, dalla fragilità dei nostri centri storici alla mancanza di prospettive per i giovani, dalle magre pensioni all’inadeguatezza del trasporto pubblico, e su tutto la politica distratta; ma c’è anche una grave ‘emergenza strade.”
“Mi sono trovata personalmente questa mattina sulla Trignina, bloccata per l’incidente accorso al tir il cui autista per fortuna è solo ferito.” Questo il racconto della Boccardo: “Sono stata anch’io impossibilità a viaggiare speditamente su una strada piena di buche, con un manto stradale con vistosi rattoppi, con la segnaletica orizzontale mezzo scomparsa. È certamente anche colpa delle abbondanti nevicate e piogge intense di questi giorni, gli operatori dell’Anas faranno quello che possono con pochi mezzi a disposizione e finanziamenti risicati, si tratta di percorsi datati e che, sovente, attraversano centri abitati. Sta di fatto che occorre porre mano al problema delle nostre strade. Fra le difficoltà all’insediamento, nel nostro martoriato territorio, di imprese e attività economiche, c’è proprio anche la carenza e la vetustà della rete viaria interna e degli assi di scorrimento. A tutti è ben chiaro: lo sviluppo economico e occupazionale passa anche dagli investimenti in infrastrutture.”
“Porre la questione a livello nazionale, battere i pugni a Roma e pretendere attenzione per il Molise, chiedere finanziamenti eccezionali per una situazione che è emergenziale, utilizzare subito ogni risorsa regionale disponibile per mettere mano alla nostra viabilità e programmare gli interventi più strutturali. E magari occupare ulteriore personale all’Anas e far lavorare le aziende edili locali.” Queste le proposte della UIL.
Emergenza Strade, Boccardo (UIL): occorre porre la questione a livello nazionale e pretendere attenzione per il Molise
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