Avviare una seria ricognizione delle ingiunzioni di sfratto per verificare le singole situazioni e quindi dare una risposta concreta, immediata ma soprattutto fattibile al dramma di decine di famiglie. Il tema tiene banco ma ritengo che non possa essere “argomento caldo” solo per questo periodo di elezioni, soprattutto se utilizzato da chi – fino ad oggi – non se ne è mai curato. E’ invece dovere degli amministratori fornire una risposta vera e percorribile: per avere il quadro della vicenda e quindi definire il percorso più congruo, a mio parere occorre analizzare i dati e comprendere come risolvere le vicende che riguardano i nuclei familiari colpiti da ingiunzioni di sfratto.
Questa mattina il consigliere regionale del Partito dei Comunisti Italiani, Salvatore Ciocca – che in questi mesi ha portato a compimento le proposte di legge sull’alienazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e delle pertinenze ad essi collegate, norma che si occupa anche dei canoni di locazione e della loro rimodulazione – ha inviato una richiesta urgente agli Uffici legali degli Iacp di Campobasso e Isernia utile alla verifica delle situazioni di morosità in essere.
In merito invece alle farneticanti opinioni di alcuni giornalisti poco avvezzi allo studio dei provvedimenti varati e più attenti invece all’attacco “a prescindere”, relativamente alle norme varate dal Consiglio regionale sull’alienazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e delle pertinenze collegate, vorrei solo ricordare che l’assemblea degli affittuari già cinque anni fa aveva espresso parere favorevole a quella che allora era una proposta e dal luglio scorso è invece, finalmente, legge regionale.
C’è bisogno di chiarezza e di conoscenza delle norme, prima di esprimere opinioni e giudizi così definitivi e per di più poco esatti. Soprattutto quando si ipotizzano presunti intrecci tra politica e professione. Rammento ai giornalisti “senza nome” che la nuova norma regionale “discende” da quella nazionale e che i tecnici per i presunti sopralluoghi da effettuare prima di vendere le abitazioni ora non servono più!!! Come parametro vale la rendita catastale, particolare che è evidentemente sfuggito a quella stampa desiderosa di gettare ombre, del tutto inesistenti, sulle persone.
La legge che modifica le norme per l’alienazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica era attesa da anni dagli inquilini che hanno intenzione di riscattare la propria abitazione. Altro che rubare ai poveri per dare ai ricchi… Gli affittuari, che davvero fanno i conti con pensioni che spesse volte non superano poche centinaia di euro, adesso possono pensare di poter investire i loro risparmi; possono immaginare di lasciare ai propri figli un bene durevole.
La legge 12/ 2013 è una legge che rimette in bonus il diritto – fino ad oggi negato – alla casa: lo dimostra la partecipazione degli inquilini degli alloggi di edilizia residenziale pubblica agli incontri di divulgazione che fin dallo scorso anno stiamo organizzando a Campobasso. Incontri aperti anche ai giornalisti, evidentemente.
Più che di informazione “ad orologeria”, per niente documentata, come quella propagandata dalla stampa free press, i molisani hanno bisogno di leggi serie, concrete e di reale impegno per la risoluzione dei problemi.
Augusto Massa