Non cambia la geografia politica del Consiglio Regionale del Molise.
E’ stato infatti respinto dal Tar Molise il ricorso contro la soglia di sbarramento del 5% per le liste proporzionali, prevista dalla legge elettorale per le Regionali.
A presentare l’istanza, assistiti dall’avvocato Vincenzo Iacovino, erano stati Donato Campolieti e Domenico Di Baggio, sia come candidati più votati di due liste collegate al candidato presidente progressista Gravina, sia come cittadini elettori.
Restano quindi in Consiglio regionale Angelo Primiani del Movimento Cinque Stelle e Alessandra Salvatore del Partito Democratico, che sono stati assistiti rispettivamente da Marco Calabrese e Giacomo Papa e da Luciana Spina e Arcangela Iamiceli.
Sull’argomento interviene l’avvocato Iacovino, con un post su Facebook.
“Il Molise unica regione a statuto ordinario ad avere lo sbarramento per le liste di coalizione al 5% (le altre hanno uno sbarramento del 3%); tutto ciò nonostante lo sbarramento dell’8% previsto per la coalizione e il premio di maggioranza” dice il legale , che continua: “Il ricorso è stato promosso dai più votati di due liste della coalizione del centrosinistra che pur avendo superato il 4% dei voti non hanno superato l’illegittimo sbarramento del 5% …Azioni già censurate dalla Cassazione e palesemente incostituzionali per lesione del principio di rappresentanza! Basta pensare che il PD con il suo 12% dei voti ha preso 3 seggi; ( 1 ogni 4%) il m5s con il 7,2% ha preso 2 seggi (1 ogni 3,6%), mentre i più votati delle liste escluse con 12.000 voti raggiungendo il 4,85 % non hanno avuto alcun seggio con evidente lesione del principio di rappresentanza politica”.
“Aspettiamo di conoscere i motivi per ricorrere in Consiglio di Stato”- annuncia Iacovino.