Il 13 aprile in Consiglio regionale una maggioranza assai risicata (con appena 10 voti su 21), ha approvato la legge contenente le “Disposizioni sulle risorse idriche della Regione Molise”.
Questa legge afferma – il sindaco di Roccamandolfi Giacomo Lombardi – è sbagliata tanto nella forma quanto nella sostanza.
Nella forma la legge appare confusa e pasticciata con norme confuse, in contraddizione tra di loro, che lasciano spazio a vuoti giuridici ed interpretazioni varie.
Nella sostanza – continua ancora il sindaco – la legge non tiene conto né delle criticità e delle perplessità espresse da molti comuni (potenziali maggiori costi), né del pronunciamento di 27 milioni di italiani che difesero il bene acqua nel referendum 2011 con un indirizzo chiaro ed inequivocabile.
Il testo licenziato, infatti, aldilà delle mere dichiarazioni di circostanza non esclude l’ipotesi di una gestione privata del bene acqua.
Sorprende, inoltre, l’interesse e la foga con cui il governo regionale si è impegnato al raggiungimento del traguardo dell’approvazione del testo, come se l’approvazione dello stesso fosse l’obiettivo politico – programmatico più importante di questa legislatura, da perseguire anche al cospetto dell’implosione della maggioranza stessa.
Il consiglio regionale, aldilà di qualche rara eccezione, che pure c’è stata, ha dimostrato ancora una volta tutta la sua mediocrità.
L’augurio e la speranza – conclude Lombardi – è quella che ci sia un risveglio delle coscienze dei molisani ed uno scatto di orgoglio e di dignità verso una classe politica sempre più autoreferenziale ed inadeguata a tutelare e rappresentare gli interessi del popolo molisano.
Egam, Sindaco Lombardi: legge sbagliata tanto nella forma quanto nella sostanza
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