Prendo atto, con soddisfazione, dello scenario che il Governo regionale ha illustrato alle Rsu dell’azienda speciale “Molise Acque” alla luce della legge sul Servizio Idrico Integrato che sarà all’attenzione del Consiglio regionale e del dibattito, anche acceso e che mi ha visto fortemente coinvolto, sull’istituzione dell’Egam. Avevo sottolineato proprio questo, sia nel corso delle sedute di Terza Commissione dedicate agli argomenti che nel corso del dibattito in aula: la necessità di rilanciare il ruolo dell’azienda speciale, di avvalersi delle professionalità che sono nell’organico e del loro know how maturato in tanti anni di servizio. Riconoscere un ruolo, di rilievo, per la Molise Acque – così come confermato dal presidente Frattura che ha preso parte all’assemblea tenutasi qualche giorno fa nella sede dell’azienda speciale – e spazzare via le paure dei dipendenti circa il futuro lavorativo è certamente un passo importante compiuto dall’Esecutivo regionale al quale avevo sottoposto le mie preoccupazioni e anche le mie considerazioni circa le possibilità di prevedere un ruolo da protagonista per l’azienda nel circuito dei servizi idrici.
La proposta di legge 118 sul Servizio Idrico Integrato sarà all’ordine del giorno dei lavori del Consiglio regionale dopo un importante iter di approfondimento e anche di acceso dibattito avvenuto in Terza Commissione: nella proposta di legge, all’articolo 1, è stato ben specificato – a seguito di un emendamento che ho fortemente voluto – la natura pubblica del bene acqua.
Il Molise ha terminato l’iter nei tempi dovuti: solo qualche giorno fa, sulle colonne del quotidiano economico “Il Sole 24 Ore”, si rilevava come il monitoraggio del ministero dell’Ambiente avesse certificato otto Regioni ancora in ritardo con il conseguente avvio – dopo le diffide formali – delle procedure di commissariamento disposte dal titolare del dicastero, il ministro Galletti.
Le gestioni andavano velocemente affidate ad un unico soggetto per ciascuno degli ambiti territoriali individuati; una maxi operazione di semplificazione attraverso una unica struttura di governance, organizzata su ambiti territoriali ottimali e con un ente di governo d’ambito partecipato dai Comuni ricadenti nella stessa Ato, per garantire la necessaria razionalità e affidabilità del sistema.
Partendo da questi principi base, in Terza Commissione, abbiamo spinto affinché ci fosse la chiara e non equivocabile affermazione del principio dell’acqua bene pubblico e, sempre in questa direzione, abbiamo specificato e richiesto che la Molise Acque, dotata di professionalità e patrimonio di conoscenze, avrebbe dovuto avere un ruolo diverso e più rilevante.
La presenza del Governo regionale all’assemblea e la successiva positiva presa d’atto dei sindacati circa questo percorso, quindi, non possono che rappresentare più giusta conclusione di un iter che per primi avevamo auspicato e richiesto con forza.
Egam e Molise Acque, interviene il consigliere Ciocca
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