Costruire scuole innovative, edifici in cui star ben e in cui sia piacevole studiare. Un compito arduo, una sfida lanciata dal Governo e raccolta in pieno dall’Ordine e dalla Fondazione architetti della Provincia di Campobasso. Attraverso una giornata di studio i professionisti hanno puntato l’attenzione sul concetto di scuola innovativa che, come ha spiegato il presidente dell’Ordine degli architetti Guido Puchetti, va al di là dell’idea progettuale e delle caratteristiche antisismiche ma comprende un mondo ben più complesso. “Ci si chiede la realizzazione di ambienti didattici innovativi, la sostenibilità ambientale, energetica ed economica intesa come rapidità di costruzione, riciclabilità dei componenti e dei materiali di base, alte prestazioni energetiche, utilizzo di fonti rinnovabili e facilità di manutenzione, ci si chiede la presenza di spazi verdi fruibili, la relazione con l’ambiente naturale, l’apertura della scuola al territorio perché diventi luogo di riferimento per la comunità, la permeabilità, l’attrattività e la flessibilità degli spazi, la concezione dell’edificio come strumento educativo finalizzato allo sviluppo delle competenze sia tecniche che sensoriali, la presenza di spazi per la collaborazione professionale e il lavoro individuale dei docenti, di spazi dedicati alla ricerca, alla lettura e alla documentazione, la concezione e l’ideazione degli spazi nell’ottica del benessere e della socialità . Un obiettivo complesso da raggiungere – ha precisato Puchetti – ma che può essere centrato attraverso il confronto, nella consapevolezza dei cambiamenti a cui la professione è chiamata. E’ necessario porre rimedio alla sofferenza delle professioni intellettuali e colmare la distanza che si è creata tra la politica, la società civile e gli architetti perfettamente in grado di affrontare nel modo giusto l’iniziativa del Miur sull’innovazione della scuola offrendo progetti di qualità”.
Alleanza, responsabilità e bellezza, sono state invece le parole chiave su cui ha focalizzato l’attenzione l’architetto Laura Galimberti, coordinatore della struttura di missione per l’edilizia scolastica presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Nell’illustrare le misure e le attività svolte e quelle da svolgere da parte del Miur relativamente all’innovazione della scuola, dall’edilizia scolastica alla didattica, Galiberti ha evidenziato l’importanza del senso di responsabilità, della collaborazione tra amministrazioni, dirigenti scolastici, famiglie e professionisti e della bellezza come filo conduttore del concorso di architettura “Scuole innovative “ emanato dal Miur. Campobasso è tra i 50 centri che parteciperanno al concorso per scegliere il miglior progetto finalizzato a costruire nuove scuole e, soprattutto, a diffondere una nuova cultura.
Come evidenziato da Alessandro Izzi, consigliere della Fondazione Architetti di Campobasso la giornata di studio sul delicato tema dell’edilizia scolastica rappresenta uno step avanzato del lavoro svolto dalla Commissione Lavori pubblici dell’Ordine degli Architetti presieduta da Maria Carmela Fracassi , culminato con la pubblicazione di un dossier sulla situazione che fotografa l’attuale stato dell’arte dell’edilizia scolastica nel capoluogo di regione.
“Le scuole – ha aggiunto Izzi – devono tornare ad essere i centri civici delle nostre città, i luoghi pulsanti della vita di una comunità locale, è un progetto ambizioso che riguarda la più grande infrastruttura sociale dell’Italia, che e va decisamente oltre le mura, intese in senso stretto, degli edifici scolastici e che riguarda l’intero Paese, in termini di crescita, di sviluppo e di prospettive future. In questa sfida noi architetti possiamo e dobbiamo svolgere un ruolo strategico mettendo in campo tutte le nostre capacità per concorrere ad un risultato che individui la scuola non solo come manufatto edilizio, quindi struttura sulla quale operare scelte tecniche, ma soprattutto come aggregazione di attività formative e processi educativi in grado di fornire un importante contributo nel processo di creazione delle nuove generazioni”.
Edilizia Scolastica, fari puntati su innovazione e partecipazione
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