Edilizia, Protocollo Regione- Imprese-Sindacati. Aprire i cantieri ed assumere gli operai

Martedì 11 aprile,  i sindacati edili del Molise manifesteranno lungo la Fondovalle del Tappino all’altezza della frana di Pietracatella per richiamare l’attenzione dell’ANAS, del Ministero dei Lavori Pubblici, dei Prefetti di Campobasso e di Foggia, delle Regioni Puglia e Molise, delle Province di Benevento, Campobasso e Foggia, e dei comuni delle tre regioni interessate al transito su quella Strada Statale, ed evidenzieranno le condizioni di pericolo oltre che di sostanziale impercorribilità di un’arteria di rilevanza nazionale.

Più in generale le Associazioni dei Costruttori del Molise ed i Sindacati del settore edile sollecitano il rispetto del Protocollo firmato lo scorso anno con la Regione che insediava un Comitato Permanente per la verifica degli appalti e dell’occupazione nel principale comparto imprenditoriale molisano.

A distanza di un lungo lasso temporale il Protocollo è stato disatteso dalla Regione, il Comitato Permanente non è stato insediato, le verifiche sugli appalti non sono state fatte e anche dalla consegna di 90 milioni di lavori pubblici tra giugno e settembre del 2016 non si sono determinati effetti positivi per le imprese e gli operai edili del Molise.

Alcune opere appaltate per decine di milioni di euro hanno visto prevalere imprese extraregionali che hanno portato con sé la manodopera e non hanno determinato sul territorio alcuna ricaduta positiva di alcun genere, tipologia o causa.

Su queste problematiche delicatissime che coinvolgono 1.200 imprese edili molisane che occupano 5 mila addetti, ma che coinvolgono anche le 700 aziende chiuse nell’ultimo decennio e i 5 mila operai che hanno perso il lavoro nel settore, ho protocollato una mozione consiliare che auspico venga discussa urgentemente in sede di Consiglio Regionale per acquisire gli impegni presi dalla Giunta, comprendere le ragioni di una persistente disattenzione istituzionale verso il comparto più importante del nostro tessuto produttivo, e verificare cosa si intende prospettare per affrontare con maggiore efficacia la crisi dell’edilizia.

Commenti Facebook