“Dovrà pure servire l’eccezionale mobilitazione del movimento contro l’eolico selvaggio che ha registrato nel recente passato importanti vittorie e molti problemi ancora irrisolti, afferma Filippo Poleggi Segretario Nazione de L’Altritalia Ambiente, associazione riconosciuta di tutela ambientale. Ci siamo mossi per tutelare il paesaggio e non era un sofisticato interesse di cultori del bello. Se i cittadini ci ascoltassero tutti si capirebbe che la tutela del paesaggio non è un di più per chi ha i piedi al caldo, si capirebbe che il bello è cibo dell’anima per tutti, si capirebbe che “vedere e non solo guardare il paesaggio” è prevenzione, è attenzione a tutto ciò che si muove sul territorio e di movimenti sospetti ce ne saranno pure stati.
Sull’eolico uno dei problemi irrisolti è stato certo il sospetto di potenziale veicolo delle ecomafie; sospetto atroce perché per piantare un palo eolico bisogna scavare per circa 80 metri di profondità e questi “progetti” vedevano per protagonisti esecutivi troppe società a responsabilità limitata, con pochi capitali, legali rappresentanti troppo spesso anzianissimi ultraottantenni, troppo spesso provenienti dalla terra dei fuochi.
Allora Assessore, ci dia pace almeno per questo, si controllino tutti i terreni di tutti gli impianti eolici; non siamo cultori del sospetto o del complottismo e quindi desideriamo trasparenza e serenità”.
Filippo Poleggi