Le meritorie iniziative promosse da comuni, associazioni culturali e Pro-Loco, per valorizzare le millenarie vie tratturali, si scontrano con una cronica sottovalutazione del valore ambientale, turistico, sociale ed economico del tratturo. In due decenni il tratturo è stato utilizzato per far transitare strade, impiantare linee elettriche e telefoniche, costruire opere pubbliche e campi sportivi, o per ogni altro intervento impattante che non si voleva sui terreni privati.
E’ mancata un’anagrafe del patrimonio tratturale sia per i quattro tratturi principali che per i tratturelli di collegamento riportati sulle mappe ma scomparsi nei fatti da illo tempore. Chiunque si trovi in difficoltà per scaricare materiali inerti o occupare spazi con Rotoli di balle, legnami e/o prodotti di varia natura utilizza il suolo tratturale. I timidi tentativi di costruire una segnaletica e delle staccionate non hanno avuto fortuna ed è sempre più raro percorrere delle strade asfaltate che scorrono sul tratturo vedendo le antiche vie verdi.
Come Associazione degli Ecologisti Democratici sollecitiamo un intervento normativo teso a salvaguardare con maggiore efficacia le vie della transumanza, almeno quelle principali, e costruendo un’anagrafe aggiornata dei confini, delle particelle date in fitto e della parte occupata da strade e opere pubbliche. Serve un progetto di valorizzazione da finanziare anche con il Piano di Sviluppo Rurale Agro-Ambientale 2014-2020 da condividere tra Stato e Regione, tra Ministero dei Beni Culturali e Assessorato all’Agricoltura e all’Ambiente, ma prima di ipotizzare un qualsiasi intervento di promozione serve riappropriarsi concettualmente di quella identità storica della nostra comunità che per millenni hanno saputo preservare un bene pubblico più unico che raro.
Se non si riparte da qui il tratturo sparirà in silenzio nel giro di poco tempo e nessuno saprà spiegarne le ragioni.
EcoDem: sollecitiamo un intervento normativo per la Tutela e la valorizzazione dei tratturi
Commenti Facebook