(Adnkronos) – E' morto Benito Nonino, discendente del fondatore, Orazio Nonino. Aveva 90 anni. Nel 1973, insieme alla moglie Giannola, ha rivoluzionato il sistema di produrre e presentare la Grappa in Italia e nel mondo e ha creato la Grappa di singolo vitigno, il Monovitigno Nonino, distillando separatamente le vinacce dell’uva Picolit. Nel 1962 Benito Nonino aveva sposato Giannola Bulfoni e aveva iniziato la ricerca e la lotta appassionata per portare la Grappa da cenerentola ad Acquavite nobile. Dal loro matrimonio nasceranno Cristina, Antonella ed Elisabetta. L’arte della distillazione appartiene alla famiglia Nonino fin dal 1897. Furono i primi a capire che si poteva produrre una grappa eccellente distillando i singoli vitigni. In quell’anno infatti Orazio Nonino, il capostipite dell’azienda di famiglia, stabilì ai Ronchi di Percoto la sede della propria distilleria. In precedenza, l’attività era svolta attraverso un alambicco itinerante, montato su ruote. Ad Orazio Nonino sono succeduti Luigi, Antonio, Benito con Giannola, fino ad arrivare a Cristina, Antonella ed Elisabetta, che oggi guidano l’azienda di famiglia. Il 1897 è l’anno in cui Orazio Nonino stabilisce ai Ronchi di Percoto la sede della propria distilleria, esistita fino ad allora solamente sotto forma di alambicco itinerante, montato su ruote. Nel 1928 Antonio, figlio di Vigi, padre di Benito, sposa Silvia Milocco, che sarà la prima grappaiola d’Italia. La distilleria si trasferisce da Ronchi a Percoto. Nel 1933 Antonio Nonino, terza generazione della famiglia di distillatori, grazie a un’antica conoscenza custodita da generazioni, avvia la produzione di liquori Nonino. Crea Amaro Carnia, un infuso di erbe delle montagne friulane, usando la grappa da lui distillata come base alcolica. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
E’ morto Benito Nonino, il ‘rivoluzionario’ della grappa aveva 90 anni
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