“Con il Pacchetto Giovani oggi mettiamo in campo uno strumento importante per i nostri giovani e per le occasioni di crescita che possono costruire nel nostro territorio. Solo grazie alle modifiche che il nostro governo ha apportato abbiamo ottenuto parere favorevole per un piano che mette i giovani molisani nelle condizioni di costruire il loro futuro nel nostro Molise”. In questa maniera nel maggio 2014 il Presidente Frattura e il Vicepresidente Petraroia celebravano quello che, a parer loro, era un successo e un traguardo importante, ossia l’aver approvato le modalità di attuazione e di esecuzione del “Pacchetto Giovani”, bonus per l’occupazione – giovani in impresa.
Uno strumento importante frutto della programmazione della precedente amministrazione regionale, che con deliberazione n. 37 del 15 gennaio 2013 aveva previsto un finanziamento di € 5.533.317,14 per l’attuazione di tre azioni: Quarta annualità del “Bando Giovani al lavoro”, “Tirocini per i processi di internazionalizzazione” e “Dai credito ai giovani”. Strumenti messi in campo con l’obiettivo di dare una prima risposta importante ai tanti giovani molisani in cerca di occupazione, soprattutto tenendo conto delle buone prassi del passato, basti pensare che con le tre precedenti annualità del bando “Giovani al lavoro” sono state avviate 164 imprese, con 280 giovani inseriti nel mondo del lavoro.
L’attuale Governo regionale, con colpevole ritardo, solo nel maggio del 2014, con delibera n. 190, ha approvato questo intervento inserendo un elemento innovativo, all’avanguardia, secondo chi lo ha programmato, “un metodo di coordinamento unico, cui dovranno fare riferimento procedure di selezione e avvisi che verranno volta per volta pubblicati. Questo, per dare a tutti i giovani molisani che vorranno avvalersi dei finanziamenti a disposizione pari opportunità di partenza e sicurezza, così da creare, attraverso le iniziative che sapranno mettere in campo, occasioni di rilancio per il nostro territorio”.
Qual è stato il risultato di questo metodo certosino? Lo diciamo noi, a distanza di mesi dalle pubblicazioni delle tre graduatorie provvisorie di merito i ragazzi attendono ancora di sapere se potranno iniziare beneficiare o no di quel finanziamento necessario per avviare il proprio futuro lavorativo.
Quanto tempo dovrà ancora passare prima che la procedura venga completata in maniera definitiva?
Quanto dovranno attendere i 185 ragazzi dell’Avviso “Vado e Torno”, i 140 del “Bando Giovani al Lavoro” e i 131 di “Bonus assunzionale dai credito ai giovani”?
Tutto questo tenendo conto dei ricorsi e delle richieste d’accesso agli atti pervenute in questi giorni alla struttura assessorile che comporteranno ulteriori ritardi, rendendo altresì più difficoltoso il lavoro del gruppo tecnico chiamato a predisporre l’unica graduatoria complessiva.
In uno scenario regionale dove la disoccupazione giovanile ha toccato livelli record, non è accettabile il ritardo nell’attuazione di misure così importanti, soprattutto dopo che per anni, per mesi, ci si è riempiti la bocca “di attenzione ai nostri giovani e alla fiducia che in loro riponiamo”, di interventi per l’occupazione che di fatto sono fermi, aggravando ancor di più la crisi del nostro tessuto sociale.
Senza dimenticare le modalità di attuazione del piano Garanzia Giovani, fin dall’inizio rallentato da scelte politiche e di programmazione discutibili che di fatto ne hanno ostacolato il pieno avvio operativo. “Risultati al di sopra di ogni aspettativa” aveva sentenziato nello scorso luglio il Vicepresidente Petraroia in risposta ad una nostra interrogazione con cui avevamo chiesto lumi su alcune paventate irregolarità relative all’avvio dei tirocini, ma la verità raccontata dai dati ufficiali dell’ISFOL disegna scenari ben diversi.
Il report mensile di novembre 2015 indica come il Molise, a fronte dei € 7.673,740 programmati ne ha impegnati solamente € 5.579.840, per una capacità di impegno del 72,71%, una quota molto bassa che pone il Molise al di sopra solo della Campania, della Puglia e della Sardegna.
E a fronte di queste somme impegnate, quale risposta è stata data ai giovani molisani in cerca di occupazione, visto che la maggior parte dei fondi riguarda il servizio civile e i tirocini?
Perché nella misura dell’autoimpiego e dell’autoimprenditorialità, l’unica che davvero può dare importanti risposte occupazionali, la capacità di programmazione attuativa è solo del 47,69%?
Quanti i ragazzi assunti? E quante le imprese che sono state coinvolte?
“Piano Garanzia Giovani, nuove opportunità”, questo l’ultimo spot lanciato nelle scorse settimane dal Governo regionale, il quale, intanto, ha attinto, ancora una volta, risorse messe in campo dalla precedente programmazione; difatti con delibera n. 580 del 29 ottobre 2015 è stato riprogrammato il fondo di € 1.742.000 previsto per l’attuazione della linea 5 del Piano Integrato Giovani Molise, destinando, tra le altre cose, 442 mila euro per i tirocini formativi di ragazzi di età compresa tra 30-35 anni e 800 mila euro per incrementare la dotazione finanziaria della Quarta Annualità del Piano Giovani al Lavoro.
E la Formazione continua, partita il 31 ottobre 2013 e non ancora conclusa?
Sono queste le giuste risposte al problema dell’occupazione giovanile?
Angela Fusco Perrella
Michele Iorio
Nicola Cavaliere
Giuseppe Sabusco