Un’attesa durata più del previsto, quella per il centro sinistra, per conoscere il nome dei due candidati a Sindaco di Campobasso e Termoli.
Dal 31 marzo, infatti, data iniziale della competizione interna alla coalizione, si è passati alla domenica successiva, il 6 aprile.
Due città, due storie diverse.
A Campobasso i candidati post Prencipe, continuano la loro campagna elettorale cercando consensi nelle case, nelle piazze ed in tv, sfruttando al massimo tutte le occasioni e le opportunità concesse.
Nel capoluogo, poi, non si intravede nessun tipo di “intervento” esterno da parte del Partito Democratico che conta la maggioranza degli aspiranti a favore di questo o quel candidato.
Nessun palese messaggio o indicazione, infatti, ancora viene filtrata dagli entourage di Frattura e della Fanelli, così come da quelli di Ruta a due giorni.
Silenzio e apparente libertà di scelta.
Quindi, ad oggi, nessun prognostico è plausibile sulla città capoluogo e dunque partita apertissima tra Massa, Battista, Libertucci, Muccio, Chierchia, Colucci e Durante.
A Termoli, invece, dopo il ritiro di uno dei favoriti, Antonio Russo, ed un probabile sostegno della corrente “totariana” del Pd termolese ad Antonio D’Ambrosio, qualche carico pesante è sceso in campo.
Appunto Francesco Totaro che, ritirando il suo uomo, ha fatto una sponda interessante al candidato D’Ambrosio che capterebbe a sé anche quello specifico elettorato.
Poi troviamo l’avvocato Sbrocca, a cui fanno l’occhiolino l’Assessore Facciolla e l’ex Sindaco Vincenzo Greco, Oscar Scurti, fortemente sostenuto dall’Onorevole Vennitteli, e Michele Giuliano che ha incassato messaggi di fiducia da associazioni di vario titolo.
Dunque scenari diversi tra le due città, ma stessa attesa e mistero sull’esito finale.
Come detto, se per Termoli la partita si sta conducendo con un coinvolgimento centrale più forte, a Campobasso, paradossalmente, i partiti del centro sinistra fanno poco e niente per vivacizzare la competizione che non ha assunto forse quel volume che tanti volevano.
E ciò è accaduto maggiormente dopo il ritiro di Mariano Prencipe che incarnava la perfetta sintesi Frattura-Leva-Patriciello e che forse non avrebbe lasciato molto spazio agli altri competitor.
A detta di alcuni, però, grazie al suo ritiro la partita si è riaperta a favore di una competizione più sana e meno “pilotata”.
L’attesa è quasi finita comunque e domenica sera Termoli e Campobasso avranno i loro candidati uffiali a Sindaco che si sfideranno, a questo punto, con la persona più rappresentativa e potente del centro destra molisano: Gianfranco Rotondi.