Si fermino le fabbriche metalmeccaniche, si fermi lo stabilimento FCA di Termoli per il tempo necessario ad applicare le misure sanitarie di contrasto al Covid-19».
È questa la richiesta delle Donne Democratiche del Molise.
Siamo ben consapevoli del costo economico che impresa e famiglie dovranno affrontare a seguito della chiusura ma, oggi, il valore primario che va tutelato è quello della salute.
Siamo fortemente preoccupati per il fatto che, a fronte della chiusura delle scuole, della riduzione totale dei rapporti sociali, e nostre famiglie, i nostri operai/e ed impiegati/e, possano essere quotidianamente esposti al rischio del contagio all’interno delle fabbriche, contagio trasmissibile poi nell’intera comunità.
In una Italia divenuta Zona Rossa e soggetta alle restrizioni degli ultimi giorni, per ultime quelle contenute nel DPCM datato 11.3.2020 , l’ostinazione di Fca, a fronte di scioperi proclamati e proteste dei lavoratori , a continuare la produzione, con la sola disponibilità ad effettuare parziali fermate delle lavorazioni, a partire dal 12 marzo 2020, non soddisfa l’intero territorio.
Ci uniamo, pertanto, al coro dei sindacati e dei lavoratori tutti che chiedono a gran voce la fermata dell’intero stabilimento di Termoli, fermata che consentirebbe, inoltre, di “ stoppare” il pendolarismo con i mezzi pubblici delle circa 2500 persone che ogni giorno si spostano dalla fabbrica alle proprie abitazioni e che oggi appare necessaria per la salute dei lavoratori FCA e dell’intera comunità.
Fiat si fermi, la salute vale di più dell’impresa!
Le donne Democratiche del Molise