Cara Larino, questa lettera aperta è dovuta per denunciare la totale indifferenza dell’Amministrazione comunale nei confronti di una realtà che di seguito vi racconteremo!.
Dopo aver prestato un vero “servizio” alla collettività, aver ottenuto riconoscimenti come: Gruppo di Interesse Nazionale, aver registrato la colonna sonora di un film, essere stata l’unica banda musicale molisana ad essere chiamata per la “ Giornata Mondiale della Musica Itinerante” presso la Sala “Nervi” in Vaticano in presenza di Papa Benedetto XVI, essere stata attrice tra i più grandi Festival regionali e aver messo in luce i giovani talenti dando loro l’opportunità di confrontarsi con musicisti di fama internazionale, che ne hanno apprezzato e riconosciuto il valore. Ancora, dopo aver prodotto concerti di capodanno, servizi civili e religiosi, manifestazioni che hanno dato lustro e senso di appartenenza alla propria città e alla propria regione, raccogliendo, ovunque, consensi e meraviglia di quanto la città di Larino possedesse in termini di risorse umane e artistiche. Dopo aver avviato alla Musica e alla carriera artistica la migliore gioventù che la nostra terra ha saputo generare e aver permesso che molti talenti si esprimessero fino ad arrivare a lauree musicali, conseguimento di borse di studio per i più prestigiosi “College” di Musica del Mondo, vittorie a concorsi nazionali, e tanto altro ancora… resta solo l’indifferenza e la trascuratezza di chi, più degli altri, avrebbe dovuto starci vicino, essere attento ad evitare che tale patrimonio si disperdesse.
Ormai, non basta più lo sforzo di buona volontà, la nostra tenacia e la nostra passione che, con tanto sacrificio ha permesso che tutto ciò si realizzasse. Abbiamo lavorato sodo, resistito ad ogni difficoltà, speranzosi che le promesse ricevute, potessero dare un senso alle fatiche sostenute. Tutto invano, pura utopia, con un solo risultato: oggi sarà difficile costruire opportunità per i nostri giovani, sarà difficile scoprire nuovi talenti e sarà difficile ottenere formazione musicale (liceo musicale) perché non ci sono i presupposti politici.
Facciamo un riepilogo storico:
Cinque anni orsono nasceva, come riscatto sociale, un’associazione musicale intitolata al carissimo e compianto don Luigi Marcangione.
Presidente dell’associazione il dott. Maurizio Corbo che prende l’incarico come una “missione” volutamente impostata nel rispetto dei più alti valori cristiani. Essere vicino ai ragazzi, aiutarli nel coltivare la loro passione musicale, nella consapevolezza che il Vangelo va vissuto quotidianamente in tutti gli ambiti dove si opera.
Il presidente viene coadiuvato nell’opera dal consiglio direttivo costituito da genitori dei musicisti che hanno vissuto l’esperienza sempre al servizio dei ragazzi. A far maturare i ragazzi, un grande professionista: il M° prof. Roberto Di Carlo (il suo curriculum parla per lui). Tra mille difficoltà, autotassandoci e con gesti di solidarietà di tanti cittadini, ci siamo procurati nuove divise e abbiamo costituito una banda musicale con relativo gruppo di majorettes. La speranza di vedere riconosciuta la nostra attività concretamente dagli amministratori della nostra città si è dissolta per ben due volte: la prima, grazie alla vecchia Amministrazione e oggi, grazie all’Amministrazione attuale.
Non abbiamo mai chiesto la luna, anzi, abbiamo chiesto solo dei locali dove istituire un sistema scolastico/accademico, per formare i nostri ragazzi e sviluppare progetti che solo il M° Di Carlo è capace, non solo di proporre, ma di concretizzare.
Alle nostre richieste l’Amministrazione precedente non ha mai risposto, mentre, l’Amministrazione di oggi, nella sua campagna elettorale, ha esplicitamente fatto riferimento alla nostra banda musicale, dichiarando di volerla sostenere e incentivare.
Dopo qualche mese dell’avvicendamento della giunta comunale, siamo stati quindi ricevuti a palazzo Ducale e sarebbe stato molto meglio essere stati esplicitamente ignorati, senza i soliti proclami, quantomeno non saremmo stati mortificati dagli eventi successivi. Sta di fatto, che erano stati promessi, in assenza di risorse economiche, almeno dei locali.
Locali che essi stessi avevano individuato e che tra l’altro sono prefabbricati post terremoto donati al Comune dalla Caritas Italiana. Locali che oggi sono chiusi, inutilizzati e senza prospettive, soprattutto se il Comune vanterà le medesime condizioni anche per le altre associazioni che ne avrebbero bisogno.
Per opportuna conoscenza, cari larinesi, sappiate che volevano darci un tetto per le nostre attività in “comodato modale” dove il modus equivaleva a restituire ben 10 uscite della banda a favore della comunità quantificati in oltre 6.000 €, (una vera e propria quota di affitto); utenze a carico dell’associazione con manutenzione ordinaria e STRAORDINARIA, una polizza assicurativa per eventuali danni cagionati all’immobile, telecamere per la sicurezza, illuminazione del cortile a nostro carico, utilizzo condizionato e fino alle ore 22,00 di ogni giorno, condivisione con altre associazioni dove i responsabili esclusivi dovevamo essere noi!!! Ora, ci chiediamo: ma non era meglio non rispondere alle nostre richieste? Tutto ciò, ci induce a pensare che la nostra associazione sia veramente indesiderata!.
Il Vangelo ci ricorda che nessuno è profeta in patria e fin qui mai profezia è stata più calzante. Ma ci dice anche, quotidianamente, “non temete” e questo ci sprona a cercare altrove e fare progetti per il bene dei ragazzi che non possono essere lasciati alla deriva. Certo dovremmo pensare un futuro lontano da Larino ma di sicuro non dovremmo sentire il peso di questa scelta, perché non siamo noi che lo abbiamo voluto! Abiteremo a Larino, ma eserciteremo sul territorio e sicuramente sarà un bene anche per tutti noi maturare la territorialità, la sinergia con altre realtà associative e dovremmo passare sicuramente per una porta stretta per trovare spazi immensi. Nel denunciare tanta indifferenza delle istituzioni politiche locali vorremmo però anche ringraziare tutti quelli che ci danno la forza di andare avanti: Il Vescovo, S.E. Gianfranco De Luca che ha sempre creduto nel nostro operato e che vorrebbe consegnarci dei locali per la tanta sognata scuola/sede operativa. Al Maestro Roberto Di Carlo diciamo un grande grazie per quello che è riuscito a costruire senza nessuna risorsa e che nessuno potrà mai cancellare. Al Presidente Corbo mostriamo la nostra gratitudine per come ha impostato e condotto l’associazione e partecipiamo la nostra solidarietà perché oggi vive un grande scoraggiamento nelle istituzioni locali. Ai cittadini di Larino, tutti quelli che ci hanno aiutato e incoraggiato in questi anni: grazie! Ai ragazzi e alle loro famiglie un grazie per averci regalato tante emozioni e li incitiamo a non mollare mai e ad avere fiducia nelle istituzioni, ma soprattutto di ADOPERARSI, anche in prima persona, nelle istituzioni!.
Larino e il nostro territorio hanno bisogno di credere nel futuro e di credere nel bello della vita che passa anche attraverso il treno della musica; un treno che, purtroppo, non ferma alla stazione dei giovani di Larino.
Tutti i soci dell’Associazione “Don Luigi M. Aster band”
Don Luigi Master Band: pronti a lasciare per denunciare la totale indifferenza dell’Amministrazione comunale
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