Discarica Montagano. Codacons replica al Movimento 5 Stelle: Il “canto” delle cicale molisane

Con un ritardo di circa un anno dall’adozione delle delibere regionali, i Grillini Molisani (presenti in Regione con ben due consiglieri pagati dai cittadini), “qualche settimana fa hanno scoperto un ricorso al TAR che impugnava la delibera (della Regione) relativa all’investimento” per la costruzione dell’impianto di trattamento dei rifiuti di Montagano. Sempre con un tempismo da veri centometristi, hanno anche pensato di pubblicare (sulla stampa locale – articolo apparso in data 27.11.2014 oltre un anno dopo l’adozione delle delibere e dalla proposizione dei ricorsi) un articolo nel quale manifestano (oggi) alcuni “dubbi” anzi “perplessità” per “l’ampliamento della discarica” (che non c’entra assolutamente nulla con la delibera della Regione oggetto di impugnazione, di ricorso e di contestazione). Dopo aver attentamente letto il ricorso (si presume, o almeno si spera, perché se non l’avessero neanche letto ci sarebbe da ridere, anzi da piangere), bene hanno pensato di prenderne le distanze, sottolineando che si tratterrebbe di “un ricorso che sinceramente ci lascia perplessi: ma immaginiamo siano stati evidenziati vizi di legittimità che noi non riscontriamo, almeno per ora“, mentre a loro avviso i punti nodali e problematici della questione sarebbero costituiti dal fatto: 1.- che la comunità montana in liquidazione non avrebbe potuto pianificare ed attuare un intervento di così’ ampia portata; 2.- che l’aumento dei rifiuti trattati da 10.000 a 50.000 lascia presumere che si tratti di quantitativi non sostenibili e dunque esposti a rischio di importazione di rifiuti da fuori regione.
Ebbene, si tratta esattamente di due degli argomenti che hanno costituito oggetto di ricorso del Codacons, così come rubricato e circostanziato in oltre trenta pagine di motivi, argomenti e censure. Dunque di cosa vanno cianciando? Perché polemizzare inutilmente se la battaglia in difesa dell’ambiente e del territorio è condivisa nel merito? Perché non provare ad offrire un contributo costruttivo dentro e fuori le istituzioni invece di perdere tempo in inutili distinguo, peraltro privi di alcun fondamento sostanziale? Dopo aver promosso tempestivamente ricorso al Tar (com’è noto per farlo ci sono termini perentori, e se dopo un anno i grillini stanno ancora al punto che per ora non hanno rilevato vizi di legittimità stiamo freschi!), il Codacons ha già impugnato dinanzi al Consiglio di Stato la sentenza del TAR Molise che non ha ritenuto di pronunziarsi sul ricorso, non già perché infondato, come strumentalmente rappresentato dall’Assessore Facciola, ma su un presunto profilo di inammissibilità (per carenza di interesse).
Se questo è il modus operandi degli autoproclamatisi “portavoce dei cittadini” nelle istituzioni, che impiegano un anno per prendere posizione su temi di stretta pertinenza regionale dove il M5S è rappresentato da ben due consiglieri, come si fa a stupirsi che gli “unici che continuano a non influenzare per niente la politica molisana sono paradossalmente i cittadini”? Ci auguriamo siano stati semplicemente mal consigliati.

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