Presieduta dal Presidente Vincenzo Niro si è tenuta nella mattinata del 18 settembre una seduta del Consiglio Regionale dedicata esclusivamente alle interrogazioni e alle interpellanze. Prima di iniziare ad affrontare i vari punti all’Ordine del Giorno, dopo le comunicazioni istituzionali del Presidente Niro, la Consigliera Angela Fusco Perrella, come accaduto nell’ultima riunione dell’Assemblea dello scorso martedi, ha ritirato tutte le interrogazioni e interpellanze da lei presentate insieme agli altri Consiglieri del centrodestra, con la stessa motivazione precedentemente addotta consistente in un’asserita mortificazione del ruolo delle minoranze da parte della Giunta e della maggioranza. La Consigliera Patrizia Manzo ha quindi iniziato ad illustrare una sua interrogazione, presentata insieme al collega Antonio Federico, avente ad oggetto “Informazioni in merito alla bonifica della discarica dismessa in località Macchia Laccavone di Trivento”. Nel suo intervento la Consigliera ha ricordato come la sentenza della Corte Europea del 26 aprile 2007 ha richiamato la Repubblica Italiana “per non aver adottato tutti i provvedimenti necessari per assicurare che i rifiuti fossero recuperati o smaltiti senza pericolo per la salute dell’uomo e senza usare procedimenti o metodi che avrebbero potuto recare pregiudizio all’ambiente e per evitare l’abbandono, lo scarico e lo smaltimento incontrollato dei rifiuti”. Nel 2014, ha detto ancora la Manzo, la stessa Corte di Giustizia ha condannato e sanzionato l’Italia per non aver rispettato la stessa sentenza del 2007, imponendole sia il versamento di una somma forfettaria di 40 milioni di euro che a una penalità di circa 43 milioni di euro per ogni semestre di ritardo rispetto all’attuazione della misure richieste. Considerato che la Regione Molise è responsabile in solido insieme al Comune di Trivento per il rispetto di dette prescrizioni nel trattamento dei rifiuti e nella gestione delle discariche, la Consigliera evidenza che in località Macchia Laccavone di Trivento, dove è ubicata una vecchia discarica non più operativa, persiste da diversi anni un movimento franoso molto esteso che interessa un intero versante arrivando a lambire la strada provinciale e la periferia dell’abitato. In più negli anni si sono registrati diversi stanziamenti per “lavori di realizzazione di opere idrauliche forestali e bonifica della discarica dismessa di Macchia Laccavone, “però -ricorda l’esponente del Movimento 5 Stelle- i finanziamenti sono stati concessi e liquidati in conformità di quadri economici dei lavori dai quali sembrerebbe non risultare un avvio delle opere di bonifica”.
Di qui l’interrogazione al Presidente della Regione e all’Assessore competente per conoscere tra le altre cose: quanto è stato fatto fino ad oggi per effettuare le bonifiche ed ottemperare a quanto richiesto dalla corte di giustizia Europea; per sapere che genere di rifiuti persistono sul sito, se il movimento franoso ha aggravato gli eventuali lavori di smaltimento nel sito in bonifica. L’Assessore Vittorino Facciola, rispondendo a nome della Giunta, in un’articolata relazione, ha evidenziato come il conferimento dei rifiuti solidi urbani, non pericolosi, in discarica è terminato nel 2001, e che, successivamente, il versante su cui era situata la discarica, è stato interessato da un vasto movimento franoso che di fatto ha comportato la dispersione dei rifiuti lungo il pendio. A seguito di questo evento il Comune di Trivento ha effettuato una campagna di monitoraggio volta a verificare la pericolosità dei rifiuti sia nel sito della discarica che nel restante pendio. A seguito di tale monitoraggio lo stesso Comune ha effettuato interventi di messa in sicurezza del pendio e della discarica, previa ricollocazione dei rifiuti dispersi nell’area a seguito del movimento franoso. Come pure sono stati eseguiti altri interventi di contenimento e messa in sicurezza. Lavori si sono conclusi, ha riferito l’Assessore nel 2013. L’Arpa Molise, ha ricordato ancora Facciolla, ha invitato il Comune di Trivento a svolgere ulteriori verifiche nella zona dove si sono dispersi i rifiuti per il movimento franoso, al fine controllare il superamento dei valori previsti dalla legge per la sicurezza e la tutela della pubblica salute. Dalla verifica effettuata dal Comune, ha detto ancora l’esponente dell’Esecutivo regionale, “si è rilevato il non superamento dei valori di attenzione dell’area e quindi non è necessario effettuare un piano di caratterizzazione né prevedere interventi di bonifica e quindi la rimozione di rifiuti lungo il pendio, considerando l’attività di messa in sicurezza conclusa”. L’Assessore ha però detto che si può ben chiedere all’ARPA Molise di svolgere altre verifiche per confermare quanto asserito dal Comune di Trivento. L’Assessore ha poi precisato che non sono in corso procedimenti di infrazione per l’ex discarica Macchia Laccavone. La Consigliera Manzo si è detta soddisfatta della risposta ricevuta, ed ha auspicato che si facciano al più presto altre verifiche da parte dell’ARPA Molise, così come proposto dall’Assessore.
Discarica di Trivento: la discussione in Consiglio regionale
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