Il Codacons Molise ha annunciato l’appello al Consiglio di Stato contro la sentenza con la quale il TAR Molise ha dato il via libera alla decisione della Regione di ampliare l’impianto di trattamento dei rifiuti di Montagano. Il ricorso è stato comunicato rimarcando quelli che secondo il coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e i diritti dei consumatori sono i rischi di un ampliamento in deroga al piano regionale dei rifiuti e senza alcun coinvolgimento del Consiglio Regionale, della Provincia, del Comune di Montagano e dei cittadini. Proprio per tali ragioni è necessario impedire, ancora una volta, così come è accaduto con le autorizzazioni delle biomasse di Campochiaro, non solo che si proceda alla realizzazione dell’ampliamento della discarica di Montagano, ma che tale scelta venga calata sulla testa dei cittadini e delle amministrazioni senza alcun coinvolgimento sociale ed istituzionale, in assenza di qualsivoglia valutazione tecnico ambientale con un investimento di 10 milioni di euro a carico dei cittadini, 7 e mezzo dei quali dovrebbero essere cofinanziati dalla Comunità Montana ente, peraltro, commissariato e in liquidazione. L’attenzione del Codacons è massima rispetto al rischio che giungano in Molise rifiuti da fuori regione, con tutti i rischi ambientali e sociali che ciò immancabilmente comporta, posto che l’impianto in questione potrebbe trattare quantitativi di rifiuti addirittura maggiori rispetto a quelli prodotti in ambito regionale.
Per discutere della problematica è stato organizzato un dibattito pubblico da Comitati e cittadini questa sera alle ore 19.30 presso la Sala Consiliare del Comune di Montagano, con i legali del Codacons avv. Massimo Romano e avv. Pino Ruta.
Discarica di Montagano: asssemblea pubblica con i legali del Codacons Romano e Ruta
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