L’Italia è l’unico paese nell’Unione Europea, insieme alla Spagna, ad aver applicato la direttiva Bolkestein al commercio ambulante su aree pubbliche, con la differenza che la Spagna ha fissato a 75 anni la durata del regime transitorio delle licenze, a tutela del lavoro, degli investimenti compiuti dalle piccole imprese già operanti e dei consumatori.
Inoltre l’art. 70, del decreto legislativo 59/2010, attuativo della Direttiva, estende la possibilità di esercitare tale attività anche a società di capitali, trascurando il fatto che tale tipo di commercio è tradizionalmente svolto da piccole imprese, spesso a conduzione familiare, per cui la sua applicazione produrrebbe una evidente distorsione della concorrenza per la maggior forza finanziaria delle società di capitali.
A seguito delle preoccupazioni manifestate dalle associazioni di categoria dei commercianti ambulanti, le cui attività insistono su aree pubbliche in forza di concessioni, che richiedono che venga rivista la decisione del nostro Paese di applicare la direttiva Bolkestein al commercio ambulante su aree pubbliche, ho presentato un’interrogazione urgente al Ministro dello sviluppo economico per chiedere al Governo che sia prevista una proroga dell’attuale sistema di concessioni almeno fino al 2030, al fine di permettere l’ammortamento degli investimenti già realizzati e, inoltre, per chiedere che venga istituito un tavolo di confronto tra Istituzioni e soggetti coinvolti, per approfondire il quadro giuridico in materia e offrire soluzioni pragmatiche, a salvaguardia degli interessi di tutti gli operatori del settore.
Poiché nei prossimi mesi i Comuni dovranno affrontare il rinnovo delle concessioni in scadenza per l’esercizio del commercio su aree pubbliche nei mercati e nelle fiere, è necessario tutelare quegli operatori dei mercati che da anni svolgono la loro attività e che siano in regola con i documenti e con i pagamenti dei tributi statali e locali. Non si vuole favorire nessuno, ma soltanto salvaguardare posti di lavoro e quelli che, intorno all’attività di ambulante su aree pubbliche, si siano costruiti la propria professione e la forma di sostentamento per se e per la propria famiglia.
Occorre nell’immediato un provvedimento legislativo di proroga dell’attuale sistema di concessioni al fine di consentire al Governo, alle Istituzioni coinvolte e alle associazioni del settore un confronto per approfondire il quadro giuridico in materia e affrontare le criticità che pone l’applicazione della Direttiva Bolkestein ai venditori ambulanti su aree pubbliche.
Sen. Roberto Ruta