Un progetto che attendeva da anni di essere approvato e realizzato quello che la Diocesi di Termoli-Larino ha presentato nel corso di una conferenza stampa in Comune alla presenza del sindaco Angelo Sbrocca, l’assessore all’Urbanistica Giuseppe Gallo, il dirigente Livio Mandrile, il vescovo Mons. Gianfranco De Luca, don Marcello Paradiso e la dott.ssa Del Cane.
Un progetto di intervento integrato che prevede la realizzazione nell’area di contrada Mucchietti della ‘Cittadella del Sociale’ della Curia, una serie di edifici di edilizia sociale, una scuola, una palestra e strutture che verranno utilizzate per fornire servizi sociali come il ‘Dopo di noi’ e i vari interventi che oggi la Curia e la Caritas erogano in sedi diverse.
“Grazie alla prossimità di tutti questi servizi – ha dichiarato mons. De Luca – saranno favorite le relazioni tra i diversi operatori e nasceranno nuove idee a supporto delle fasce della popolazione più debole”.
Soddisfatto il sindaco Angelo Sbrocca che ha detto: “Fin dall’inizio del nostro mandato sua Eccellenza ci ha chiesto di risolvere questo annoso problema e noi ci siamo impegnati; nel 2017 il Consiglio comunale ha deliberato per disciplinare le possibili proposte del piano integrato di intervento. Interessi che coincidevano da parte nostra perché da sempre pensiamo che ci debbano essere ricuciture tra le varie zone della città e questo intervento è una ricucitura del tessuto urbanistico, dall’altra parte questo piano è interessante dal punto di vista sociale perché la Diocesi intende effettuare una ‘Città del sociale’ e anche questo corrisponde ad uno degli obiettivi della nostra amministrazione che ha sempre avuto attenzione particolare per il sociale. C’è un ulteriore punto di incontro perché si è parlato di una sorta di permuta tra la Diocesi e il Comune per i locali della Curia che oggi ospitano già gli uffici del Comune e la chiesa di Sant’Antonio, ex Glleria civica, che invece tornerà ad essere una chiesa e un luogo di culto.
A tal proposito mi preme dire che questo piano risolverà il problema che Don Timoteo ha portato all’attenzione dei media più volte, ovviamente stavamo già lavorando a questo piano con la Diocesi pertanto non abbiamo risposto a Don Timoteo a mezzo Stampa ma nei fatti. Infine rientra in questo piano anche la concessione dello stabile ‘Gesù e Maria’ al Comune di Termoli in un rapporto gratuito per diversi anni ovviamente solo per finalità pubbliche e mai private e la nostra intenzione è quella di collocare nell’edificio il corso di Laurea in Eno Gastronomia, avevamo a tal proposito già un accordo con il precedente Rettore e oltre a questo c’è la volontà di inserire l’olioteca e l’enoteca regionali, creare insomma in quell’area un polo di attrazione enogastronomica e questo significa rivitalizzare l’area del borgo antico con studenti, docenti anche e non solo nel periodo estivo. E’ un progetto ben chiaro al quale si lavora da anni e adesso abbiamo la possibilità di chiuderlo con i rappresentanti regionali e dell’Università”.
L’assessore Giuseppe Gallo ha ripercorso l’iter procedurale che ha permesso di raggiungere questo importante risultato partendo dal Programma Integrato di intervento “previsto da una legge del 1992 ma che al Comune di Termoli non è mai stato utilizzato fino ad oggi – ha spiegato l’assessore Gallo – si tratta di uno strumento importante che, come in questo caso, consente di programmare con altri soggetti, interventi importanti di riqualificazione e ricucitura urbana senza per questo dover massimizzare l’utilizzo di cubature e il consumo di suolo”. L’assessore ha rimarcato la valenza e il forte impatto sociale dell’intervento.
‘Per me questa è una giornata storica – ha dichiarato don Marcello Paradiso che è la persona che per la Curia rappresenta la memoria storica del progetto – è dagli anni Ottanta che la Curia ha ricevuto quei terreni in eredità e dopo tantissimi anni finalmente questo progetto vede la luce. Purtroppo con le precedenti amministrazioni, a causa dell’instabilità e dei cambi continui di assessori non c’é stata la possibilità di approfondire e concludere l’iter. Ma oggi è davvero un giorno importante per tutti noi’.
Il dirigente Mandrile ha illustrato l’iter che adesso dovrà seguire il progetto con l’indizione del tavolo edlla conferenza di servizi che dovrà consentire la variante urbanistica e ha descritto il progetto: residenza sociale per circa 12mila metri, l’area dedicata a scuole e palestra è di circa 9 mila metri quadrati.
La dott.ssa Del Cane, rappresentante del Consorzio che sarà impegnato nella realizzazione dell’edilizia sociale del progetto ha ribadito che l’obiettivo è di essere in grado di produrre un’offerta diversificata per utenze fragile come gli anziani, gli ammalati, le famiglie a basso reddito, i disabili ma inserirle in un contesto di comunità dinamica.