“Esprimo il mio consenso alla modifica apportata nella giornata di ieri dal Consiglio Regionale al piano di dimensionamento scolastico. La Giunta Regionale, infatti, con atto del 3 febbraio, aveva statuito l’accorpamento dell’IPIA Montini con l’ITIS Marconi di Campobasso”, interviene il Consigliere Micone. “Attualmente la scuola IPIA è nettamente distinta dall’industriale ITIS Marconi. E tutto questo segue una logica ben precisa. Il percorso di studi delle due scuole è diverso sia nei contenuti sia nelle professionalità che ne promanano. Dalle scuole professionali fuoriescono tecnici, dall’industriale periti. Questa bipartizione, consolidata sia nella storia della didattica che negli orientamenti di tutte le regioni italiane, nel nostro contesto territoriale è stata di recente messa in discussione”, continua Micone.
“Ci siamo trovati infatti a dover decidere delle sorti della nostra scuola professionale. La proposta pervenuta dall’Assemblea dei Sindaci, in ottemperanza alla necessità di sopprimere una dirigenza con il passaggio da 40 a 39 in virtù dell’obbligo di istituire il CPIA (Centro provinciale per l’istruzione degli adulti) ex DPR 263/2012, avrebbe voluto l’accorpamento dell’IPIA con l’ITIS. Scelta a mio avviso sbagliata perché sarebbe il preludio della morte della scuola professionale che man mano sarebbe scomparsa in favore dell’industriale; scelta sbagliata anche per il personale docente ed ATA che da anni vi lavora e che si troverebbe nel giro di pochi anni fuori in seguito alla presumibile riduzione del numero degli iscritti. Ritengo che i due contesti scolastici debbano mantenere la propria identità; anzi bisognerebbe andare come accade al centro nord nel senso dell’implementazione delle scuole professionali. La proposta condivisa ed approvata in Consiglio Regionale è stata nel senso di mantenere, nelle more dell’attuazione della riforma dei poli, l’IPIA Montini con l’IPC e l’ITAS, lasciando fuori da tale contesto l’ITIS Marconi, sottolinea Micone.
Questo seguirebbe anche il percorso logico della riforma della scuola all’esito del quale sarà costituito il polo professionale.
L’azione consiliare è stata supportata, con il sostegno di una delegazione di docenti dell’IPIA Montini, da motivazioni legate all’offerta formativa per i nostri giovani.
“Abbiamo dato un segno di civiltà salvaguardando l’offerta didattica e difendendo le nostre scuole, nell’ottica di una loro implementazione e di un fattivo collegamento delle medesime con il tessuto imprenditoriale regionale”, conclude Micone.
Dimensionemento scolastico, Micone soddisfatto per la modifica apportata dal Consiglio regionale
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