Con l’osservanza di un minuto di raccoglimento in ricordo delle vittime degli eccidi delle foibe, dopo le rituali comunicazioni all’aula da parte del Presidente, Vincenzo Niro, si sono avviati i lavori del Consiglio regionale del Molise, tornato a riunirsi nella mattinata di ieri, 10 febbraio 2015, per proseguire l’esame degli argomenti non evasi nella riunione del 27 gennaio, ai quali ne sono stati aggiunti altri dalla conferenza dei capigruppo. Prima di entrare nell’ordine del giorno vero e proprio il consigliere Cotugno ha chiesto la iscrizione di un suo ordine del giorno riguardante i disagi causati da “Poste italiane” sul territorio regionale. Il consigliere Cavaliere affermando di “non essere contrario all’argomento”, ma anche per prendere in considerazione una eventuale sottoscrizione del provvedimento, oltre che per una attenta valutazione dello stesso, ha chiesto che si procedesse alla fotocopiatura e quindi alla distribuzione ai consiglieri, prima della votazione sull’ammissione.
E’ stata la consigliera Lattanzio a chiedere a questo punto una breve sospensione dei lavori, accordata. Si è quindi proceduto alla consegna dell’ordine del giorno e alla sua iscrizione che è stata votata con la sola contrarietà del consigliere Sabusco. Lo stesso esito ha avuto la votazione sulla richiesta di immediata discussione.
Intanto anche il consigliere Ioffredi ha chiesto di iscrivere e di discutere un argomento riguardante una modifica parziale al piano di dimensionamento scolastico con individuazione dei centri provinciali per l’istruzione degli adulti per le province di Campobasso e Isernia, provocando la reazione della minoranza che, con l’ex governatore Iorio e i consiglieri Fusco Perrella e Cavaliere, ha sostenuto come “certi argomenti come quello proposto meritano un approfondimento e che comunque ogni volta non si può stravolgere l’ordine del giorno concordato in conferenza di capigruppo. I provvedimenti vanno valutati con calma e non presentati all’ultimo momento”. L’ex presidente ha chiesto anche di discutere di una sua interrogazione risalente al novembre 2014 iscritta al punto 23 dell’ordine del giorno. E’ stato lo stesso consigliere Cotugno a illustrare il suo ordine del giorno affermando che “E’ di questi giorni la conferma che Poste Italiane vorrebbe chiudere circa 500 piccoli uffici e razionalizzare altri 600 in attuazione di un piano industriale che punta alla rioirganizazione dell’ente sull’intero territorio nazionale. Al riguardo, l’azienda Poste Italiane ha comunicato che prossimamente nell’Area Sud 1, ovvero quella relativa alle regioni Puglia, Molise e Basilicata, saranno razionalizzati ben 26 uffici, di cui 19 interessano la Regione Molise. Se ciò fosse vero – ha aggiunto Cotugno – avremmo che gli uffici postali dei comuni di Campochiaro, Campomarino Lido, Casalciprano, Cercepiccola, Larino, Macchia Valfortore, Monacilioni, Montelongo, Morrone del Sannio, San Giovanni in Galdo, resteranno aperti a giorni alterni. Ad aprire per soli due giorni a settimana, invece, sarebero quelli di Sant’Angelo Limosano e Trivento, mentre sparirebbe definitivamente l’ufficio postale di Monteverde di Bojano. Sempre una razionalizzazione a giorni alterni, ovvero tre apertura settimanali su sei, riguardrebbe i comuni della Provincia di Isernia: Bagnoli del Trigno, Belmonte del Sannio, Roccasicura, l’ufficio della città di Isernia localizzato a Castelromano e quello di San Pietro Avellana. Scenderebbero, infine, a tre su quattro le aperture di Acquaviva di Isernia e Castelpetroso….Tutte le rappresentanze istituzionali locali (Comuni, Regioni, Comunità Montane), la Cisl e i rappresentanti di ANCI e UNCEM hanno dimostrato grande attenzione al problema e stanno attivando iniziative di loro competenza”.
Il consigliere Cotugno aggiungendo che “una tale riorganizzazione non tiene conto del grave rischio di desertificazione del territorio fortemente presente nei comuni della nostra regione, dove spesso gli uffici postali sono gli unici a sopperire a una serie di servizi soprattutto per gli anziani, impossibilitati a muoversi con facilità”, ha chiesto al Consiglio di impegnare “il Presidente della Giunta Regionale ad adoperarsi presso Poste italiane sia in campo regionale che nazionale, affinchè, tra l’altro, la logica del solo contenimento dei costi non sia sinonimo di disservizi nei confronti della popolazione molisana”.
Sul punto ha preso la parola anche l’ex governatore Iorio “E’ di fondamentale importanza l’argomento per la nostra Regione. I comuni più piccoli sono l’anima del nostro territorio. Sono in sintonia con quanto affermato dal consigliere Cotugno. In proposito invito la Giunta a riprendere un discorso che fu interrotto con Poste italiane per la conclusione della legislatura. Avevamo già avviato una serie di incontri per cercare di trovare un accordo. Gli uffici postali e altre situazioni ci avviano verso una fase di desertificazione. Occorre affrontare con determinazione l’aspetto da parte dell’esecutivo”. Per il governo regionale è intervenuto il vice presidente Petraroia che ha manifestato appprezzamento al consigliere Cotugno per l’iniziativa alla quale va espresso pieno sostegno.
“L’impegno – ha detto, tra l’altro, Petraroia – è di vedere in che modo è possibile trovare una intesa con Poste italiane….Bisogna vedere come abbattere i costi fissi laddove c’è minore incidenza di fatturato….In altre Regioni le Poste svolgono funzioni, per esempio per il servizio sanitario…Occorre valutare se è il caso di aumentare i servizi o se la parte pubblica può mettere a disposizione i locali….Vediamo insieme ai sindacati e alle parti interessate come poter fare per venire incontro alle varie esigenze e trovare una soluzione”.
L’ordine del giorno è stato votato alla UNANIMITA’.
Ha chiesto ed ottenuto la parola la consigliera Fusco per ribadire che necessita osservare l’ordine del giorno stabilito in conferenza dei capigruppo e che per l’esame dell’argomento dimensionamento fatto iscrivere dal consigliere Ioffredi occorre uno studio più approfondito. Ha formulato in pratica una pregiudiziale. Gli ha fatto eco anche il consigliere Cavaliere chiedendo la sospensione del provvedimento e, quindi, della seduta, e una riunione della conferenza dei capigruppo. Con il ritiro della pregiudiziale si è passati alla sospensione dei lavori per procedere ad un INCONTRO con una delegazione di docenti, personale Ata e genitori dell’Isituto d’Istruzione Superiore IPIA-Cuoco di Campobasso, presente in Consiglio, interessata alla tematica, per scongiurare la fine del polo degli istituti professionali, che deriverebbe dall’accorpamento dell’IPSIA Montini all’Istituto Tecnico Industriale e dell’IPC Cuoco all’Itas.
Insomma la richiesta di modifica del piano di dimensionamento per la riorganizzazione dei centri territoriali permanenti per la educazione degli adulti e dei corsi serali funzionanti presso le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado in centri provinciali per l’istruzione degli adulti, proposta dal consigliere Ioffredi e il rischio della fine del polo dei professionali, sono stati inseriti in un unico contenitore. Alla fine della riunione è stato stabilito di mettere in piedi un emendamento all’argomento in esame che, appunto, salvaguardasse il polo professionale.
La discussione del punto è stata rinviata al pomeriggio.
Prima di sospendere la seduta per l’aggiornamento al pomeriggio, c’è stato il tempo per l’esame di una interrogazione iscritta al secondo punto in agenda (per la quale era già stata fornita risposta scritta nel mese di settembre del 2014), visto e considerato che per il primo punto è stato richiesto il rinvio da parte del consigliere Ciocca.
L’interrogazione, a firma delle consigliere Lattanzio e Fusco Perrella, ha riguardato lo stato del sistema della prevenzione in Molise “nella considerazione delle condizioni di inadeguatezza del sistema della prevenzione rispetto alla organizzazione dei servizi nelle altre Regioni del Paese e la situazione di subalternità del sistema della prevenzione nella Regione Molise rispetto ad altre tematiche sanitarie”.
In nove punti, la Lattanzio e la Fusco hanno concentrato l’interrogazione per la quale ha fornito risposta il Presidente Paolo Frattura, lasciando soddisfatta la prima firmataria, Nunzia Lattanzio.
In definitiva il Governatore ha dato risposta a tutti i punti riportandosi alla nota scritta già recapitata alle interroganti nel mese di settembre dell’anno scorso.
I lavori sono stati quindi aggiornati dal Presidente Niro alle ore 15,30 per parlare della proposta di parziale modifica del “Piano di Dimensionamento scolastico”.
Alla ripresa pomeridiana il Presidente Niro ha comunicato all’aula la presentazione all’ufficio di presidenza di alcune integrazioni al provvedimento da esaminare.
Sull’argomento ha relazionato il consigliere Ioffredi “La proposta di delibera odierna – ha detto – rigurarda la istituzione dei Centri di istruzione permanente per gli adulti (CPIA) che sostituiranno i Centri territoriali permanenti per gli adulti, nati nel 1997 con lo scopo di gestire l’offerta di istruzione e formazione sul territorio nazionale, destinata alla popolazione adulta, garantendo il diritto dell’adulto alla educazione e alla formazione permanente finalizzata a fornire a tutti gli individui i requisiti e competenze necessarie per l’inserimento nel mondo del lavoro e per l’esercizio dei diritti di cittadinanza…Il Ministero dell’istruzione ha confermato che dal 31 agosto di quest’anno cesserà il funzionamento del CTP (Centro permanente territoriale) con il conseguente obbligo della Regione Molise di provvedere all’istituzione dei CPIA (Centri di istruzione permanente per gli adulti) in tempo utile alla loro attivazione per il prossimo anno scolastico 2015-2016, pena la impossibilità di assicurare nel territorio regionale l’istruzione destinata agli adulti. Si è reso necessario e urgente procedere alla modifica e integrazione del Piano di dimensionamento regionale in vigore, per consentire, a partire dal prossimo anno scolastico, l’operatività dei Centri provinciali di istruzione per adulti (CPIA) così come disciplinati dal Decreto del Presidente della Repubblica n.263 del 2012, dopo avere, comunque, acquisito il dato essenziale, ovvero che in entrambe lec province sussistono i parametri numerici idoeni alla creazione di una autonomia scolastica….L’intervento non potrà comportare ulteriori spese e dovrà lasciare invariato il numero complessivo di 54 dirigenze scolastiche assegnate al Molise (40 in provincia di Campobasso e 14 in provincia di Isernia)…..La Giunta ha quindi con deliberazione n.9 del 2015, individuato i criteri cui gli Enti locali titolati hanno dovuto attenersi per la definizione delle strutture amministrative dei nuovi centri provinciali di istruzione per gli adulti (CPIA), uno in provincia di Campobasso e uno in provincia di Isernia….Le due Province hanno formalizzato le loro proposte alla Regione che, verificandone la sostanziale conformità ai criteri stabiliti, le ha condivise e sottoposte al vaglio dell’apposita Commissione, prima di approdare oggi in Consiglio…..Inutile evidenziare –ha concluso Ioffredi – che le scelte delle due Province sono state sofferte e sono state oggetto di un vivace confronto, poiché si è trattato di sopprimere una autonomia scolastica e quindi una dirigenza in ciascuna provincia per assegnarla al CPIA…L’approvazione della delibera che ratifica le scelte delle due Province, quindi, va considerata sotto il duplice aspetto della ^obbligatorietà^, ma anche della ^opportunità”, entrambe legate alla circostanza che dal prossimo mese di agosto l’istruzione degli adulti avrà un nuovo ordinamento al quale il Molise non può che conformarsi”.
Sull’argomento è intervenuta anche la consigliera Fusco Perrella che ha riferito di un ordine del giorno preparato e non presentato, visto che dall’incontro dei capigruppo è emersa la volontà di presentare un emendamento che andava in direzione della richiesta formulata dalla delegazione dei due istituti professionali.
Ha concluso il dibattito il vice Presidente dell’esecutivo Petraroia che ha ringraziato i colleghi che hanno contribuito e condiviso il percorso adottato “…questo passaggio consente alle persone interessate di poter disporre di tale servizio e non disperdiamo la unità delle due scuole professionali”.
E’ toccato al Presidente Niro leggere il dispositivo della delibera consiliare che recita :”“di approvare la modificazione parziale del Piano di dimensionamento scolastico regionale per il triennio 2014-2016 e l’individuazione dei Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti per le Province di Campobasso e Isernia nei termini di cui alla deliberazione della Giunta Regionale n.54 del 3 febbraio 2015, con le seguenti prescrizioni: -che quanto previsto al n.4 del dispositivo della deliberazione della Giunta si intenda sostituito come segue: ^di dare atto che sono conseguentemente modificate le seguenti autonomie scolastiche: >ITAS Pertini – Campobasso>, che aggrega l’Istituto Professionale per i Servizi Commerciali >Cuoco> e l’>Istituto Professionale IPIA Montini, entrambi già ricompresi nell’<ISISS Montini – Cuoco> di Campobasso, in coerenza con la esigenza di conservare in una unica aggregazione il polo degli istituti professionali, nel rispetto del limite massimo di popolazione scolastica ammissibile; – che si intendano apportate al testo della medesima delibera le seguenti rettifiche: a) il numero 2 del dispositivo si intenda sostituito dal seguente: “l’istituzione del CPIA della provincia di Campobasso, in luogo della autonomia scolastica dell’<ISISS Montini-Cuoco di Campobasso<, con sede principale nel comune di Campobasso e sede associata nel comune di Termoli”…..””.
Il provvedimento così modificato è stato votato alla UNANIMITA’.
Dimensionamento scolastico e Poste italiane all’esame del Consiglio regionale
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