L’emergenza pandemica degli ultimi due anni e tutti gli effetti negativi che ha prodotto sul tessuto socio-economico del territorio sono al centro delle attenzioni delle Istituzioni che stanno cercando di mettere in campo interventi in grado di arginare la crisi diffusa.
Da un lato, l’attività programmatoria si ritrova a fare i conti con la situazione determinata dal Covid-19, pertanto, servono risposte efficaci e tempestive. Dall’altro, il tessuto imprenditoriale necessita di particolare supporto per scongiurare la cessazione di altre realtà produttive.
Una condizione generale nella quale, nonostante fosse stata già avviata, ha assunto ulteriore rilievo la transizione digitale. E di questo ne hanno avuto contezza pure i cittadini. Il distanziamento sociale, infatti, non ha consentito un facile accesso ai pubblici uffici. È così emersa, più che mai, l’urgenza di garantire una macchina amministrativa veloce, efficiente e trasparente. Proprio in questa direzione sono state indirizzate risorse cospicue. Si pensi al Piano per la Ripresa e resilienza di ‘Next generation Italia’, approvato dal Consiglio dei ministri il 12 gennaio 2021: una vera e propria occasione per ridurre il divario tecnologico, economico e infrastrutturale tra i territori, nonostante la ripartizione in ambito nazionale sia stata condotta sulla base di un mero criterio demografico tra nord e sud.
Tenendo conto di tutto questo, ma anche della Politica di coesione dell’Unione europea, del Piano di sviluppo e coesione (PSC), della nuova Programmazione FESR-FSE 2021/2027 e della Politica agricola comunitaria (PAC), la Regione Molise ha elaborato il Documento di Economia e Finanza Regionale 2021-2023, in coerenza con il Programma di Governo approvato ad inizio legislatura e in linea con i precedenti DEFR, stabilendo le linee d’intervento per l’attuazione delle priorità ritenute decisive per il territorio molisano. Il Documento è previsto dal Decreto Legislativo n. 118 del 23 giugno 2011 e descrive gli scenari macroeconomici e finanziari, la programmazione regionale e le politiche da adottare con i relativi obiettivi da perseguire.
“Certamente – ha spiegato il presidente di Confprofessioni Molise, Riccarco Ricciardi – quella della digitalizzazione resta una sfida oltre che una priorità, contemplata nella politica regionale. Garantire determinati servizi sul territorio vuol dire essere attrattivi, vuol dire richiamare investimenti importanti e frenare lo spopolamento che affligge, ormai da tempo, il Molise e a cui i nostri politici non riescono a porre rimedio. Fondamentale il contributo dei professionisti dei diversi settori coinvolti. Solo con le giuste competenze si potranno raggiungere i risultati sperati”